Sclerosi multipla: altri due casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva associati a Natalizumab


Negli ultimi mesi sono giunte a Biogen Idec due segnalazioni di casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva associati all’uso di Tysabri ( Natalizumab ).

Caso 1: In un paziente con sclerosi multipla trattato con Tysabri in Europa, al di fuori di uno studio clinico, si è manifestata leucoencefalopatia multifocale progressiva.
La diagnosi era stata fatta sulla base dell’individuazione del DNA del virus JC nel liquido cerebrospinale in presenza di segni clinici e di rilevamenti mediante risonanza magnetica per immagini.
Il paziente aveva una storia di sclerosi multipla ed era stato trattato in precedenza con Interferone beta e con Glatiramer ( Copaxone ). Inoltre, il paziente era stato sottoposto a trattamento con Metotrexato ( Methotrexate ) per una condizione reumatologica. Il paziente, che aveva ricevuto 14 infusioni di Tysabri, in monoterapia, è attualmente sotto trattamento medico.

Caso 2: Un paziente affetto da sclerosi multipla, trattato in Europa con Tysabri nell’ambito del programma TIGRIS ( Tysabri Global Observation Program in Safety ), ha manifestato leucoencefalopatia multifocale progressiva.
La diagnosi è stata fatta sulla base della rilevazione del DNA del virus JC nel liquido cerebrospinale in presenza di segni e sintomi, e dell’esame RMI ( risonanza magnetica per immagini ).
Il paziente aveva una storia di sclerosi multipla ed era stato trattato in precedenza con Interferone beta.
Il paziente, che aveva ricevuto per quasi 26 mesi Tysabri in monoterapia, è attualmente sotto trattamento medico.( Xagena_2008 )

Fonte: Biogen Idec, 2008



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