Le donne con disfunzione ventricolare sinistra sospendono più facilmente la terapia con ACE-inibitori rispetto agli uomini?

Ricercatori della Duke University in USA hanno analizzato le persone iscritte nel Registro dello studio SPICE (Study of Patients Intolerant of Converting Enzyme Inhibitors) con l'obiettivo di verificare l'esistenza di differenze tra i sessi nell'impiego di ACE inibitori, diuretici ed altri farmaci per il trattamento dell'insufficienza cardiaca.
Tra i 9.210 pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, 2421 (26,3%) erano donne.
Le donne erano più anziane degli uomini e presentavano una pressione sistolica più alta.
Non c'erano differenze nella frazione d'eiezione, nei livelli sierici di creatinina. Le donne avevano una maggiore incidenza di fibrillazione atriale e di cardiomiopatia non-ischemica. La maggior parte dei pazienti aveva assunto ACE inibitori. Le donne presentavano una più elevata incidenza di interruzionedel trattamento con ACE inibitori per effetti indesiderati.
La tosse era il più comune effetto indesiderato. E' stata segnalata anche il presentarsi di insufficienza renale. L'ipotensione è invece risultata maggiormente presente negli uomini.

Shah M et al, Am J Med 2000; 109: 489-492