Malattie autoimmuni: caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva con MabThera


MabThera ( Rituximab ) è un anticorpo monoclonale costituito da una immunoglobulina glicosilata, che trova indicazione nel trattamento di: a) pazienti affetti da linfoma follicolare in III-IV stadio precedentemente non trattati, in associazione a chemioterapia; b) come terapia di mantenimento nei pazienti con linfoma follicolare recidivato / refrattario che rispondono a terapia di induzione con chemioterapia con o senza MabThera; c) in monoterapia per il trattamento di pazienti con linfoma follicolare in III-IV stadio che sono chemioresistenti o sono in seconda o successiva ricaduta dopo chemioterapia; d) per il trattamento di pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin, CD20 positivo, diffuso a grandi cellule B, in associazione a chemioterapia CHOP ( Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina, Prednisolone ); e) in associazione a Metotrexato per il trattamento dell’artrite reumatoide attiva di grado grave in pazienti adulti che hanno mostrato un’inadeguata risposta o un’intolleranza ad altri farmaci antireumatici modificanti la malattia, comprendenti uno o più inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF).

MabThera non è indicato per il trattamento di altre patologie autoimmuni.

Nel giugno 2008 è stato riportato un caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) in un paziente con artrite reumatoide inserito in uno studio clinico sulla sicurezza a lungo termine.
Il caso si è verificato 18 mesi dopo l’ultima dose di MabThera e aveva come fattore confondente la chemioterapia effettuata per il trattamento di un sopraggiunto cancro dell’orofaringe.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva è una patologia demielinizzante rara e progressiva del sistema nervoso centrale che generalmente porta a morte o a disabilità grave.
La PML è causata dall’attivazione del virus JC, un poliomavirus che è presente in forma latente in più dell’80% degli adulti sani. Il virus JC generalmente rimane latente, causando la PML tipicamente solo in pazienti immunocompromessi. I fattori che portano all’attivazione dell’infezione latente non sono completamente conosciuti.
Cinque casi di leucorencefalopatia multifocale progressiva sono stati riportati nei pazienti trattati per patologie autoimmuni ( 2 casi di PML in pazienti trattati per lupus eritematoso sistemico e 3 distinti casi in pazienti trattati rispettivamente per vasculite, granulomatosi di Wegener e artrite reumatoide ).

MabThera è utilizzato da più di 10 anni per trattare pazienti con linfoma non-Hodgkin e altre patologie tumorali ematologiche e circa 1,5 milioni di pazienti sono stati trattati con MabThera dalla sua autorizzazione all’immissione in commercio.

Al 29 luglio 2008, nel database globale della società produttrice erano presenti 76 casi di leucorencefalopatia multifocale progressiva, confermata o sospetta, in pazienti che avevano ricevuto MabThera in indicazioni approvate o non approvate: 69 casi in indicazioni oncologiche, 1 in una indicazione ematologica ( anemia emolitica autoimmune ), 5 in patologie autoimmuni, e 1 in un’indicazione non riportata.

I medici devono porre la massima attenzione nel riconoscere i primi segni e sintomi indicativi di leucorencefalopatia multifocale progressiva.
Questi includono disturbi del visus, disfunzioni motorie e compromissione cognitiva generalmente associata a disturbi della coordinazione motoria, cecità, forte debolezza simile a emiparesi e cambiamenti del comportamento. Ulteriori segni sono dati da deficit sensoriali, vertigini e crisi convulsive.
Se un paziente sviluppa questi sintomi, MabThera deve essere interrotto fino a quando non sia esclusa la diagnosi di leucorencefalopatia multifocale progressiva.
Il clinico deve valutare il paziente per stabilire se i sintomi siano indicativi di disfunzione neurologica e, in caso affermativo, se questi sintomi possano essere suggestivi di PML. Qualora vi fossero dubbi, si devono effettuare ulteriori indagini che possono includere risonanza magnetica nucleare ( RMN ), puntura lombare per valutare la presenza di DNA del virus JC nel liquido cerebrospinale e ripetuti esami neurologici.
Nei pazienti che sviluppano PML deve essere interrotto il trattamento con MabThera e si deve prendere in considerazione una riduzione o interruzione della terapia immunosoppressiva concomitante.

Fonte: AIFA, 2008



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