Soppressione dell’acidità gastrica: Rabeprazolo meno efficace dell’Esomeprazolo


Uno studio randomizzato, in crossover, ha valutato l’effetto dell’Esomeprazolo ( Nexium ) e di un altro inibitore della pompa protonica, Rabeprazolo ( Pariet ) sul pH intragastrico, in volontari sani.

Allo studio hanno partecipato 36 soggetti, di età compresa tra 20 e 31 anni, di cui 26 uomini e 10 donne.

I soggetti sono stati trattati con Esomeprazolo 40 mg o Rabeprazolo 10 mg, una volta al giorno, per os, per 5 giorni, ed in seguito è stato invertito il trattamento. Il periodo di wash-out tra i 2 trattamenti è stato di 14 giorni.

La percentuale di tempo con pH intragastrico maggiore di 4 è risultata significativamente maggiore ( p < 0.001 ) nei soggetti riceventi Esomeprazolo, che in coloro che avevano assunto Rabeprazolo, nelle prime 4 ore dopo la somministrazione della prima dose ( 70.65% versus 44.87% ), a 24 ore nel primo giorno ( 73.7% versus 54,8% ) e a 24 ore nel quinto giorno ( 84.2% versus 76,2% ).

Il pH intragastrico mediano era più alto nei pazienti trattati con Esomeprazolo, che in quelli trattati con Rabeprazolo, nelle prime 6 ore, al primo giorno e al quinto giorno ( p minore o uguale a 0.001 ).

La percentuale di soggetti con pH intragastrico maggiore di 4 per almeno 16 ore al primo giorno ( 63.9% versus 33.3% ) e al quinto giorno ( 88.9% versus 61.1% ) era più alta dopo somministrazione di Esomeprazolo che non dopo Rabeprazolo ( entrambi p < 0.05 ).

I dati dello studio hanno indicato che l’Esomeprazolo 40 mg per os, 1 volta die, è più efficace e più rapido nell’aumentare il pH intragastrico, rispetto al Rabeprazolo 10 mg per os, 1 volta die. ( Xagena_2007 )

Li ZS et al, J Gastroenterol Hepatol 2007; 22: 815-820



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XagenaFarmaci_2007