Ipertrofia prostatica benigna: chirurgia mininvasiva


L'ipertrofia prostatica benigna è una patologia cronica e spesso progressiva, che affligge la maggior parte degli uomini a partire dalla settima decade di età. Il gold standard storico è stata la resezione transuretrale della prostata ( TURP ), una procedura efficace seppur associata a rischio di sanguinamento, a sindrome TUR, e alla necessità di anestesia generale e ospedalizzazione.

Tecniche di chirurgia mini-invasiva cercano di risolvere questi limiti determinando minori tassi di morbilità, riducendo i tempi di ospedalizzazione. Queste terapie includono la termoterapia transuretrale con micro-onde ( TUMT ), l'ablazione trans-uretrale con ago ( TUNA ), terapie di resezione/ablazione con laser, l'ablazione transuretrale della prostata con Etanolo ( TEAP ), e ultrasuoni focalizzati ad alta intensità ( HIFU ).

È stata condotta una revisione di lavori scientifici sulle tecniche chirurgiche mininvasive.

Studi comparativi, randomizzati che hanno messo a confronto TUMT e TURP hanno riportato punteggi dei sintomi sovrapponibili, sebbene i flussi fossero evidentemente superiori dopo TURP. Risultati simili sono stati riportati tra TUNA e TURP, sebbene i periodi di follow-up fossero più brevi.

Le terapie laser variano per le diverse lunghezze d’onda, i sistemi di rilascio, e le tecniche impiegate. Tutte possiedono un eccellente profilo di sicurezza e di emostasi; in particolare, è stato studiato in modo approfondito il laser Holmium nei pazienti in terapia anticoagulante. I livelli di efficacia variano, con dimostrazione di risultati sovrapponibili tra Holmium e TURP in termini di punteggio IPSS ( International prostate symptom score ) e flussi, ma con tassi di complicanze inferiori.

Sono stati pubblicati pochi studi randomizzati che hanno messo a confronto il laser KTP con la resezione transuretrale della prostata; pertanto, sono necessari ulteriori studi con periodi di follow-up più lunghi.
L'ablazione transuretrale della prostata con Etanolo presenta risultati promettenti, sebbene siano state riportate diverse gravi complicanze.
La tecnica ad ultrasuoni focalizzati ad alta intensità rimane per lo più a livello sperimentale sebbene sia fattibile, essendo stati condotti pochi studi.

Gli interventi di mini-chirurgia ( MIST ) offrono indubbi vantaggi rispetto alla resezione transuretrale della prostata tradizionale, tra cui una migliore emostasi e una ridotta degenza ospedaliera o la possibilità di procedure ambulatoriali. Di contro i MIST presentano dei limiti, tra cui più elevati tassi di re-intervento per le procedure ambulatoriali di TUMT e TUNA, ridotti flussi e risultati meno definitivi. Nonostante questi diversi limiti, la sicurezza e l’efficacia clinica rendono i MIST interessanti alternative alla resezione transuretrale della prostata nel trattamento chirurgico dell’ipertrofia prostatica benigna. ( Xagena_2009 )

Berardinelli F et al, Minerva Urologica e Nefrologica 2009; 61: 269-289



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