Manifestazioni ematologiche e scheletriche nella malattia di Gaucher non-trattata nell’arco di 10 anni


La malattia di Gaucher è un disordine da accumulo lisosomiale, caratterizzato da anemia e trombocitopenia, epatosplenomegalia e coinvolgimento scheletrico.
Il trattamento della malattia di Gaucher è migliorato con l’introduzione della terapia di sostituzione enzimatica.
Tuttavia la risposta ossea alla terapia di sostituzione enzimatica è generalmente più lenta rispetto ad altre manifestazioni cliniche.

E’ stato proposto l’impiego precoce della terapia di sostituzione enzimatica in modo da prevenire lo sviluppo di gravi complicanze scheletriche.

Ricercatori dell’University of Toronto in Canada hanno esaminato in modo retrospettivo la storia naturale della malattia di Gaucher e il grado di manifestazioni scheletriche in 22 pazienti adulti affetti da malattia di Gaucher di tipo 1 non-trattati ( età media 49 anni; range: 20-81 anni ).

I pazienti sono stati seguiti per un tempo mediano di 9.5 anni ( range: 3-16 anni ).

La concentrazione di emoglobina non si è significativamente modificata nel corso del tempo ( concentrazione media al basale di 12.8 g/dl versus concentrazione media recente di 12.6 g/dl; p=0.65 ).

Anche la conta piastrinica media è rimasta relativamente stabile nel tempo [ conta media al basale di 138x10(9)/L versus conta media recente di 138.5x10(9)/L; p=0.98 ].

Le concentrazioni medie di ferritina e di ACE ( enzima di conversione dell’angiotensina ) sono risultate elevate ed erano stabili nel tempo.

I volumi epatici si sono ridotti nel tempo ( volume medio del fegato al basale di 1.2xN ( normale ) versus volume medio recente di 1.06xN; p=0.27 ) e il 27% dei pazienti ha mostrato epatomegalia moderata ( volume epatico: 1.25-2.5xN ).

I volumi della milza sono rimasti stabili nel tempo ( volume medio splenico al basale di 6.6xN versus volume medio recente di 5.2xN; p=0.5 ).

Nessuno dei cambiamenti era statisticamente significativo.

Il 20% dei pazienti ha presentato una moderata splenomegalia ( volume splenico: 5-15xN ), il 10% una marcata splenomegalia ( volume della milza uguale o superiore a 15xN ); il 9% era stato sottoposto a splenectomia.

Le più comuni manifestazioni scheletriche sono state: infiltrazione midollare nel 73% dei pazienti, seguita da osteopenia nel 68%, deformità a fiasco di Erlenmeyer nel 59%, e infarti nel 27%.

E’ stato osservato che la malattia ossea è rimasta relativamente stabile nel tempo nella maggior parte dei pazienti, sebbene 3 pazienti hanno sviluppato nuovi infarti nel tempo, 1 ha sviluppato una necrosi avascolare e 4 hanno presentato un aumento del grado di osteopenia.

Sebbene la malattia di Gaucher e le sue complicanze scheletriche progrediscano in gravità in alcuni pazienti, i risultati di questo studio hanno indicato che le complicanze della malattia di Gaucher, tra cui la malattia ossea, possono stabilizzarsi nel tempo. Pertanto un precoce impiego della terapia di sostituzione enzimatica può non essere necessario in tutti i pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1. ( Xagena_2009 )

Piran S et al, Blood Cells Mol Dis 2009; Epub ahead of print



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