Rimonabant associato a gravi effetti neuro-psichiatrici


Il blocco del recettore degli endocannabinoidi riduce l’obesità e migliora le anomalie metaboliche ( trigliceridi, colesterolo HDL e glicemia a digiuno ).

Lo studio CRESCENDO ( Comprehensive Rimonabant Evaluation Study of Cardiovascular Endpoints and Outcomes ) ha valutato se Rimonabant ( Acomplia ) fosse in grado di migliorare la sopravvivenza libera da eventi vascolari maggiori.

É stato condotto uno studio in doppio cieco e placebo-controllato in 974 ospedali in 42 Paesi. In totale, 18.695 pazienti con malattia vascolare precedentemente manifesta o a rischio di tale patologia, sono stati assegnati casualmente al trattamento con Rimonabant 20 mg ( n=9.381 ) o con placebo ( n=9.314 ).

L’endpoint primario era un esito composito di mortalità per evento cardiovascolare, infarto miocardico o ictus secondo quanto determinato dal sistema di valutazione centralizzato.

L’analisi è stata condotta per intention-to-treat.

Con un follow-up medio di 13.8 mesi, lo studio è stato prematuramente chiuso a causa dei timori espresse dalle Autorità regolatorie di 3 Paesi sul rischio di suicidio in individui in trattamento con Rimonabant.

Tutti i partecipanti allo studio randomizzato sono stati analizzati.

Alla chiusura dello studio ( novembre 2008 ), l’endpoint primario di morte per evento cardiovascolare, infarto del miocardio, o ictus si è verificato nel 3.9% dei pazienti trattati con Rimonabant e nel 4.0% di quelli trattati con placebo ( hazard ratio, HR=0.97, p=0.68 ).

Con il Rimonabant gli effetti collaterali gastrointestinali ( 33% vs 22% ), neuropsichiatrici ( 32% vs 21% ) e psichiatrici gravi ( 2.5% vs 1.3% ) sono risultati significativamente aumentati rispetto al placebo.

Quattro pazienti trattati con Rimonabant e uno con il placebo si sono suicidati.

Dallo studio è emerso che un farmaco proposto per essere immesso sul mercato con finalità di riduzione del peso corporeo e valutato per migliorare gli esiti cardiovascolari, ha portato a effetti neuro-psichiatrici gravi valutati come inaccettabili dalle Autorità regolatorie, fatto che ha determinato l'interruzione repentina sia dello studio sia dello sviluppo del farmaco. ( Xagena_2010 )

Topol EJ et al, Lancet 2010; 376: 517-523



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