Acomplia associato ad aumentato rischio di reazioni avverse psichiatriche


Una meta-analisi di studi clnici controllati e randomizzati ha valutato l’efficacia e la sicurezza del Rimonabant ( Acomplia ), un nuovo farmaco antiobesità.

Lo studio, compiuto da Ricercatori danesi, ha analizzato i dati di 4 studi clinici, ai quali hanno partecipato 4.105 pazienti, che hanno confrontato 20 mg/die di Rimonabant con il placebo.

Dopo 1 anno, i pazienti che hanno assunto Rimonabant hanno presentato una riduzione di peso corporeo maggiore di 4,7 kg rispetto a quella ottenuta dai pazienti del gruppo placebo ( p<0.0001 ).

Rimonabant ha causato più eventi avversi rispetto al placebo ( OR=1.4; p<0.0007; number needed to harm, NNH=25 soggetti ), ed eventi avversi gravi 1.4 volte maggiori ( OR=1.4; p=0.03; NNH=59 ).

I pazienti che hanno assunto Rimonabant avevano una probabilità 2.5 volte maggiore di interrompere il trattamento a causa dei disturbi d’umore a carattere depressivo, rispetto ai pazienti che hanno assunto placebo ( OR=2.5; p=0.01; NNH=49 ).

Inoltre, l’insorgenza di ansia ha indotto più pazienti a sospendere il trattamento nei gruppi Rimonabant che nei gruppi placebo ( OR=3; p=0.03; NNH=166 ).

I dati dello studio mostrano che il trattamento con Rimonabant 20 mg/die aumenta il rischio di eventi avversi psichiatrici ( depressione, ansia ), nonostante che l’umore depresso si un criterio di esclusione in questi studi clinici. ( Xagena_2007 )

Christensen R et al, Lancet 2007; 370: 1706-1719



Link: MedicinaNews.it


XagenaFarmaci_2007