Rituximab nella nefropatia membranosa idiopatica


Il trattamento della nefropatia membranosa idiopatica , una comune causa di sindrome nefrotica , è particolarmente tossico.
I Ricercatori dell'Unità di Nefrologia e Dialisi degli Ospedali Riuniti di Bergamo assieme ai Ricercatori dell'Aldo and Cele Daccò Research Centre for Rare Diseases Mario Negri Institute for Pharmacological Research di Bergamo , hanno studiato gli effetti di quattro infusioni settimanali del Rituximab ( 375 mg/m2 ) in 8 pazienti con nefropatia membranosa idiopatica e sindrome nefrotica persistente.
Alla settimana 4^ e 20^ , la proteina urinaria si è ridotta da 8,6 g/24 ore a 3,8 e 3,7 , rispettivamente ( p < 0,0001 ).
Alla 20^ settimana , l'albuminuria e la clearance dell'albumina si sono ridotte del 70% e del 65% , mentre l'albumina plasmatica si è ridotta del 31%.
I linfociti B CD20 sono scesi al di sotto del normale range fino al termine dello studio.
Il profilo rischio / beneficio del Rituximab , nel breve periodo , è risultato migliore rispetto a quello degli altri immunosoppressori.
Il Rituximab ( Mabthera ) è un anticorpo monoclonale diretto contro l'antigene CD20. Il farmaco trova indicazione primaria nel trattamento del linfoma non Hodgkin a cellule B. ( Xagena_2002 )

Remuzzi G et al , Lancet 2002 ; 360 : 923-924