Malattia renale cronica: impatto della selezione di livelli target di emoglobina sulla qualità di vita associata allo stato di salute


Il trattamento dell’anemia basato sull’uso di farmaci che stimolano l’eritropoietina ( ESA ) in pazienti con malattia renale cronica è una pratica comune, ma non è stato stabilito il target ottimale di emoglobina.

È necessaria una migliore comprensione dell’impatto sulla qualità di vita associata allo stato di salute ( HQOL ) dei livelli target di emoglobina.

Ricercatori dell’University of Calgary in Canada hanno condotto una revisione sistematica degli studi clinici randomizzati e controllati con dati sulla HQOL di pazienti trattati con livelli target di emoglobina da bassi a intermedi ( 9-12 g/dL ) e alti ( maggiori di 12 g/dL ).

La ricerca in letteratura è stata condotta al fine di identificare tutti gli studi clinici randomizzati e controllati sull’impiego di ESA nei pazienti con anemia associata a nefropatia cronica ( dal 1966 al 2006 ).

I criteri di inclusione erano i seguenti: (1) 30 o più partecipanti, (2) coinvolgimento di adulti anemici con malattia renale cronica, (3) uso di Epoetina alfa ( Epogen, Eprex ) e Epoetina beta ( NeoRecormon ) o Darbepoetina ( Aranesp ), (4) presenza di un braccio controllo e (5) valori HQOL riportati in base a misurazioni validate.

Tutti i dati del questionario sullo stato di salute, SF-36, disponibili sono stati sottoposti a meta-analisi.

Sono stati identificati 11 studi. Il questionario SF-36 è stato utilizzato in 9 studi e i dati riportati sono risultati in genere incompleti.
I dati provenienti da ciascun dominio dell’SF-36 sono stati riassunti.

Sono stati osservati cambiamenti statisticamente significativi nei domini funzione fisica ( differenza pesata media [ WMD ] 2.9 ), stato di salute generale ( WMD=2.7 ), funzione sociale ( WMD=1.3 ) e salute mentale ( WMD=0.4 ).
Tuttavia, nessuno dei cambiamenti è risultato clinicamente significativo.

In conclusione, lo studio ha suggerito che i livelli target di emoglobina superiori a 12 g/dL portano a miglioramenti lievi e non-significativi dal punto di vista clinico nella HQOL.
Questo, in aggiunta ai dubbi sulla sicurezza dei farmaci stimolanti l’eritropoiesi, porta a pensare che siano preferibili trattamenti che puntino a livelli target di emoglobina compresi nell’intervallo 9-12 g/dL.

Clement FM et al, Arch Intern Med 2009;169:1104-1112



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