Cancro alla mammella: le pazienti gravemente obese trattate con antracicline e taxani in ambiente adiuvante presentano una prognosi di recidiva, di mortalità tumore-specifica e globale più sfavorevole


Le pazienti con grave obesità, trattate con antracicline e taxani, hanno una prognosi meno favorevole nei confronti di recidiva, mortalità tumore-specifica e mortalità globale rispetto alle pazienti che hanno un indice di massa corporea ( BMI ) inferiore a 25.

L'obesità è un fattore prognostico sfavorevole nelle pazienti con tumore alla mammella, indipendentemente dallo stato menopausale e dal trattamento ricevuto.
Tuttavia, l'associazione tra obesità ed esiti di sopravvivenza, per sottotipo patologico, necessita di maggiore approfondimento.

E' stata condotta una analisi retrospettiva che ha incluso 5683 pazienti con tumore mammario operabile, arruolate in quattro studi clinici randomizzati ( GEICAM/9906, GEICAM/9805, GEICAM/2003-02 e BCIRG 001 ) che avevano valutato antracicline e taxani nel trattamento adiuvante.

Endpoint primario di questa analisi combinata era valutare l'effetto prognostico dell'indice BMI su recidiva tumorale, mortalità tumore-specifica e mortalità globale; l'endpoint secondario consisteva nell'evidenziare le differenze degli effetti prognostici per sottotipo di tumore.

Nelle analisi multivariate di sopravvivenza, dopo aggiustamento per età, dimensioni del tumore, stato linfonodale, stato menopausale, tipo di chirurgia, grado istologico, stato dei recettori ormonali, stato HER2, regime di chemioterapia e trattamento sub-ottimale, le pazienti obese ( indice BMI compreso tra 30.0 e 34.9 ) hanno mostrato prognosi simile a quella delle pazienti con indice BMI inferiore a 25 ( gruppo di riferimento ), in termini di recidiva ( hazard ratio [ HR ] 1.08, intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 0.90 - 1.30 ), mortalità tumore-specifica ( HR=1.02, IC 95%: 0.81 - 1.29 ) e mortalità globale ( HR=0.97, IC 95%: 0.78 - 1.19 ).

Le pazienti con grave obesità ( indice BMI superiore o uguale a 35 ) presentavano un rischio significativamente aumentato di recidiva ( HR=1.26, IC 95%: 1.00 - 1.59; p = 0.048 ), mortalità tumore-specifica ( HR=1.32, IC 95%: 1.00 - 1.74; p = 0.050 ) e mortalità globale ( HR=1.35, IC 95%: 1.06 - 1.71; p = 0.016 ), rispetto al gruppo di riferimento.

L'effetto prognostico della grave obesità non variava con il sottotipo di tumore.

Dalle studio è emerso che le pazienti gravemente obese trattate con antracicline e taxani presentano una prognosi di recidiva, di mortalità tumore-specifica e mortalità globale più sfavorevole delle pazienti con BMI inferiore a 25.
La grandezza di questo effetto potenzialmente dannoso dell'indice BMI sugli esiti correlati alla sopravvivenza è risultato simile in tutti i sottotipi. ( Xagena_2013 )

Fonte: Breast Cancer Research, 2013

Xagena_Medicina_2013