Tumore alla mammella ER+/HER2- a rischio intermedio: il test su 21 geni è in grado di predire il beneficio della chemioterapia


Le terapie endocrina e chemio-endocrina, in setting adiuvante, presentano efficacia simile nelle donne con tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni ( ER+ ), negativo per HER2 ( HER2- ) e con linfonodi ascellari negativi ( LA- ) con un punteggio intermedio nel test di ricorrenza a 21 geni Oncotype DX.
Nelle donne di età uguale o inferiore a 50 anni sono stati osservati alcuni benefici legati alla chemioterapia.

Il test a 21 geni potrebbe identificare fino all’85% delle donne con cancro al seno in stadio precoce che possono evitare la chemioterapia nel setting adiuvante.

Lo studio prospettico ha riguardato 10.273 donne con cancro al seno ER+, HER2- e LA-.
Su un totale di 9.719 pazienti con informazioni di follow-up, 6.711 ( 69% ) hanno ottenuto un punteggio intermedio, compreso tra 11 e 25, nel test Oncotype DX e sono state trattate con terapia chemio-endocrina o con la sola terapia endocrina.

L'obiettivo dello studio era quello di dimostrare la non-inferiorità della sola terapia endocrina riguardo alla sopravvivenza libera da malattia invasiva, definita come assenza di ricorrenza di malattia invasiva, secondo tumore primario o morte.

Nell’analisi della sopravvivenza libera da malattia invasiva, la terapia endocrina da sola ha mostrato efficacia comparabile a quella osservata per la terapia chemio-endocrina ( hazard ratio, HR=1.08; P=0.26 ).

Al follow-up a 9 anni, le pazienti nei due gruppi hanno mostrato tassi simili di sopravvivenza libera da malattia invasiva ( 83.3% nel gruppo terapia endocrina e 84.3% nel gruppo terapia chemio-endocrina ), assenza di malattia ricorrente in sedi distanti ( 94.5% e 95.0% ) o in una sede distante o loco-regionale ( 92.2% e 92.9% ) e sopravvivenza generale ( 93.9% e 93.8% ).

Il beneficio della chemioterapia nella sopravvivenza libera da malattia invasiva ha mostrato variazioni in base alla combinazione tra punteggio di ricorrenza ed età della paziente ( P=0.004 ).

Nelle pazienti di età uguale o inferiore a 50 anni con un punteggio compreso tra 16 e 25 è stato osservato un effetto positivo del trattamento chemioterapico.( Xagena_2018 )

Fonte. The New England Journal of Medicine, 2018

Xagena_Medicina_2018