CheckMate -214 - Cancro al rene, la combinazione di Nivolumab e Ipilimumab, due immunoterapici, aumenta la sopravvivenza


Nei pazienti carcinoma del rene avanzato o metastatico in prima linea ( non-trattati in precedenza ) è stato esaminato l'effetto di due molecole immunoterapiche, Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab ( Yervoy ).
Lo studio è stato interrotto anticipatamente: la sopravvivenza globale dei pazienti trattati con la combinazione immunoterapica è risultata superiore allo standard di cura, rappresentato da Sunitinib ( Sutent ), nei pazienti a rischio intermedio o elevato.

CheckMate -214 è uno studio di fase III, randomizzato, in aperto, condotto in pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato o metastatico, non precedentemente trattati.
I pazienti nel gruppo di combinazione hanno ricevuto Nivolumab 3 mg/kg e Ipilimumab 1 mg/kg ogni tre settimane per 4 dosi, seguito da Nivolumab 3 mg/kg ogni due settimane.
Il gruppo di controllo ha invece ricevuto Sunitinib una volta al giorno per quattro settimane, seguite da due settimane di sospensione.
I pazienti stati trattati fino a progressione o tossicità inaccettabile.

Gli endpoint dello studio erano la sopravvivenza libera da progressione, la sopravvivenza globale e il tasso di risposta obiettiva in una popolazione a rischio intermedio o alto ( circa il 75% dei pazienti ).

La combinazione di Nivolumab e di Ipilimumab ha raggiunto un tasso di risposta obiettiva del 41.6% contro il 26.5% con Sunitinib nei pazienti a rischio intermedio o alto.

La durata mediana della risposta non è stata raggiunta con la combinazione Nivolumab e Ipilimumab, mentre è stata pari a 18.2 mesi con Sunitinib.

La sopravvivenza libera da progressione nel gruppo di combinazione è stata di 11.6 mesi contro gli 8.4 mesi nel braccio Sunitinib.

La combinazione dei due immunoterapici ha raggiunto anche una migliore sopravvivenza globale in tutti i pazienti randomizzati.

La sicurezza e la tollerabilità della combinazione Nivolumab e Ipilimumab erano in linea con i precedenti risultati relativamente ai dosaggi, e erano simili tra i diversi sottogruppi di pazienti.

Il carcinoma a cellule renali è il tipo di tumore del rene più comune negli adulti, responsabile ogni anno di oltre 100.000 morti nel mondo.
Il carcinoma renale a cellule chiare è il tipo di tumore renale a prevalenza più alta e costituisce l'80-90% dei casi.
La malattia è circa due volte più comune negli uomini che nelle donne, con alti tassi in Europa e in Nord America.
Complessivamente, il tasso di sopravvivenza a cinque anni nei pazienti con diagnosi di tumore del rene metastatico o avanzato è del 12.1%.

Nel 2016, in Italia sono state stimate 11.400 nuove diagnosi di tumore del rene.
Un terzo dei pazienti arriva alla diagnosi in stadio avanzato metastatico e in un terzo la malattia si sviluppa nella forma metastatica dopo l’intervento chirurgico.
Solo il 30% dei casi guarisce grazie all'intervento chirurgico. ( Xagena_2017 )

Fonte: ESMO ( European Society of Clinical Oncology ) Meeting, 2017

Xagena_Medicina_2017