Studio: ECHO-202: Epacadostat in combinazione con Pembrolizumab induce risposte durevoli in pazienti con melanoma in fase avanzata


Nel corso del Meeting dell'European Society for Medical Oncology ( ESMO ) sono stati pubblicati i dati sia nuovi che aggiornati ricavati dalle fasi 1 e 2 in corso della sperimentazione clinica ECHO-202 condotta per valutare Epacadostat, l’inibitore enzimatico IDO1 selettivo, in combinazione con l’anti-PD-1 Pembrolizumab ( Keytruda ), nei pazienti con melanoma in forma avanzata.

Tra tutti i pazienti affetti da melanoma avanzato valutabili riguardo all’efficacia, la sopravvivenza mediana senza progressione ( PFS ) è stata pari a 12.4 mesi, con tassi di PFS del 70%, 54% e 50%, rispettivamente a 6 mesi, 12 mesi e 18 mesi.
In pazienti naïve alla terapia nella fase avanzata della malattia, il valore PFS mediano non è stato raggiunto, con tassi di PFS cruciali del 68%, 52% e 52%, rispettivamente a 6 mesi, 12 mesi e 18 mesi.

Epacadostat in combinazione con Pembrolizumab è risultato ben tollerato. I più frequenti ( maggiori o uguali al 15% ) eventi avversi correlati alla terapia di tutti i gradi sono stati affaticamento ( 39% ), eruzione cutanea ( 33% ), prurito ( 27% ) e artralgia ( 16% ).

Nel 17% dei pazienti sono state osservate reazioni avverse correlate alla terapia di grado 3 o superiore; i più frequenti sono stati aumento della lipasi ( n=4 ), eruzione cutanea ( n=3 ) e aumento dell’amilasi ( n=2 ).
Per tre pazienti si è dovuta interrompere la terapia a causa di effetti indesiderati da terapia.
Non si sono verificati decessi correlati alla terapia.

Gli effetti immunosoppressivi dell’attività enzimatica dell’indoleamina 2.3-diossigenasi 1 ( IDO1 ) sul microambiente del tumore aiutano le cellule cancerogene a evadere l’immunosorveglianza.
Epacadostat è un inibitore orale selettivo, molto potente, investigazionale dell’enzima IDO1.
In studi a braccio singolo, la combinazione di Epacadostat e di inibitori immuni dei punti di controllo ha mostrato validità nei pazienti affetti da melanoma metastatico o non-sottoponibile a resezione, carcinoma polmonare non-a-piccole cellule, carcinoma delle cellule renali, carcinoma a cellule squamose della testa e del collo e tumore della vescica.
In questi studi, Epacadostat in combinazione con l’inibitore anti-CTLA-4 Ipilimumab ( Yervoy ) o con gli inibitori anti-PD-1 Pembrolizumab o Nivolumab ( Opdivo ) ha migliorato i tassi di risposta quando confrontato con studi di inibitori immuni dei punti di controllo utilizzati non in combinazione. ( Xagena_2014 )

Fonte: Incyte, 2017

Xagena_Medicina_2017