Carcinoma polmonare non a piccole cellule già trattato in precedenza: Vandetanib a confronto con Erlotinib


Vandetanib ( Caprelsa ) è un inibitore del recettore del fattore di crescita del endotelio vascolare ( VEGFR ) e della via di segnalazione del recettore del fattore di crescita del epidermide ( EGFR ) con somministrazione orale una volta al giorno.

Uno studio di fase III ha valutato l’efficacia di Vandetanib rispetto ad Erlotinib ( Tarceva ) nei pazienti non-selezionati con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato dopo fallimento del trattamento con uno o due precedenti regimi chemioterapici citotossici.

Nello studio, 1.240 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Vandetanib 300 mg/die ( n=623 ) o Erlotinib 150 mg/die ( n=617 ).

L’obiettivo primario era dimostrare la superiorità nella sopravvivenza libera da progressione di Vandetanib rispetto ad Erlotinib.
Nel caso in cui la differenza non avesse raggiunto la significatività statistica per la superiorità, era stata prevista un’analisi di non-inferiorità.

Non è stato osservato un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da progressione per i pazienti trattati con Vandetanib versus Erlotinib ( hazard ratio [ HR ], 0.98; P=0.721 ); la sopravvivenza libera da progressione è stata di 2.6 mesi per Vandetanib e di 2.0 mesi per Erlotinib.

Non è stata neppure osservata una differenza significativa per gli endpoint secondari di sopravvivenza generale ( HR=1.01; P=0.830 ), tasso di risposta oggettiva ( 12% per entrambi ) e tempo al peggioramento dei sintomi di dolore ( HR=0.92; P=0.289 ), dispnea ( HR=1.07; P=0.407 ) e tosse ( HR=0.94; P=0.455 ).

I due farmaci hanno mostrato sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale equivalenti nella analisi pre-pianificata di non-inferiorità.

Gli eventi avversi di qualunque grado più frequenti con Vandetanib che con Erlotinib hanno incluso diarrea ( 50% vs 38%, rispettivamente ) e ipertensione ( 16% vs 2%, rispettivamente ); il rash cutaneo è risultato più frequente con Erlotinib che con Vandetanib ( 38% vs 28%, rispettivamente ).

Anche l’incidenza generale di eventi avversi di grado 3 o superiore è risultata più alta con Vandetanib che con Erlotinib ( 50% vs 40%, rispettivamente ).

In conclusione, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata e precedentemente trattato, Vandetanib ha mostrato attività antitumorale ma non ha dimostrato un vantaggio in termini di efficacia rispetto a Erlotinib, ed è stata osservata una maggiore incidenza di alcuni eventi avversi con Vandetanib. ( Xagena_2011 )

Natale RB et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1059-1066



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