La combinazione di Oxaliplatino con Capecitabina o Fluorouracile e Leucovorina rappresenta lo standard di cura per il trattamento adiuvante del carcinoma del colon in stadio III


La terapia di combinazione con Oxaliplatino ( Eloxatin ) offrirebbe 'outcome' costantemente migliori senza alterare negativamente la sopravvivenza dopo recidiva nel trattamento adiuvante del tumore del colon in stadio III, indipendentemente dalla componente fluoropirimidinica (capecitabina o 5-fluorouracile e leucovorina).

La terapia adiuvante contenente Oxaliplatino è lo standard di cura per il carcinoma del colon in stadio III.
Capecitabina ( Xeloda ) adiuvante, con o senza Oxaliplatino, rispetto a Fluorouracile e Leucovorina, con o senza Oxaliplatino, non sono mai state confrontate direttamente.
Uno studio ha analizzato l'efficacia e la sicurezza di questi trattamenti utilizzando dati individuali di pazienti inclusi in quattro studi clinici randomizzati, controllati.
E' stata anche valutata la sopravvivenza dopo recidiva, che è stata ipotizzata peggiore nei pazienti che ricevevano Oxaliplatino adiuvante.

Lo studio ha riguardato pazienti sottoposti a resezione del tumore del colon in stadio III, di almeno 18 anni, con performance status ECOG 0 o 1, inclusi in quattro studi randomizzati, controllati ( NSABP C-08, XELOXA, X-ACT e AVANT per un totale di 8735 pazienti ).

I regimi di trattamento inclusi nell'analisi erano: XELOX ( Oxaliplatino e Capecitabina ), Leucovorina e Fluorouracile, Capecitabina, FOLFOX-4 ( Leucovorina, Fluorouracile e Oxaliplatino ) e FOLFOX-6 modificato ( mFOLFOX-6 ).

La sopravvivenza libera da malattia era l'endpoint primario in tutti gli studi clinici considerati in questa analisi.

La sopravvivenza libera da malattia non è risultata significativamente differente nei pazienti che avevano ricevuto Fluorouracile e Leucovorina, rispetto a quelli trattati con Capecitabina, sia in analisi aggiustate ( hazard ratio [ HR ] 1.02, IC 95%: 0.93 - 1.11; p = 0.72 ) che non-aggiustate ( HR=1.01, IC 95%: 0.92 - 1.10; p = 0.86 ).

La sopravvivenza libera da recidiva è stata simile in entrambe le analisi ( HR aggiustato 1.02, IC 95%: 0.93 - 1.12; p = 0.72 e HR non-aggiustato 1.01, IC 95%: 0.92 - 1.11; p = 0.86 ); così anche la sopravvivenza globale ( HR aggiustato 1.04, IC 95%: 0.93 - 1.15; p = 0.50 e HR non-aggiustato 1.02, IC 95%: 0.92 - 1.14; p = 0.65) .

Riguardo alla sopravvivenza globale, è stata evidenziata una interazione significativa tra Oxaliplatino e fluoropirimidina nell'analisi di regressione multivariata di Cox ( p = 0.014) .

Nella comparazione tra XELOX o FOLFOX versus Fluorouracile e Leucovorina, la sopravvivenza dopo recidiva era simile nell'analisi aggiustata ( p = 0.23 ) e non-aggiustata ( p = 0.33 ) e lo era anche con regimi contenenti Capecitabina versus regimi contenenti Fluorouracile e Leucovorina ( analisi non-aggiustata, p = 0.26 ).

Dallo studio + emerso che la terapia di combinazione con Oxaliplatino offre migliori esiti senza influenzare negativamente la sopravvivenza dopo recidiva nel trattamento adiuvante del carcinoma del colon in stadio III, indipendentemente dal tipo di fluoropirimidina, Capecitabina o 5-Fluorouracile e Leucovorina.
Questi dati si aggiungono all'evidenza già esistente che la combinazione di Oxaliplatino con Capecitabina o Fluorouracile e Leucovorina rappresenta lo standard di cura per il trattamento adiuvante del carcinoma del colon in stadio III. ( Xagena_2014 )

Fonte: The Lancet Oncology, 2014

Xagena_Medicina_2014