Sunitinib nel trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule: risultati promettenti


Sunitinib ( Sutent ) è un inibitore della tirosin-chinasi multitarget ( VEGFR, PDGFR, KIT, FLT3, RET ).

Uno studio clinico di fase II sta valutando l’attività di Sunitinib, come singolo farmaco, nel tumore polmonare non a piccole cellule refrattario.

I pazienti ( n = 63 ) che erano stati precedentemente trattati con 1 o 2 regimi chemioterapici sono stati assegnati al trattamento con 50mg/die di Sunitinib per 4 settimane, seguite da altre 2 senza trattamento ( ciclo terapeutico di 6 settimane ).

Un totale di 63 pazienti ha iniziato il primo ciclo, 46 il secondo, 22 il terzo, 6 il quarto ed 1 il quinto.

Sei pazienti hanno presentato risposte parziali ( 9.5% ), mentre la stabilizzazione della malattia ha riguardato altri 12 pazienti ( 19% ).

Tossicità di grado 3-4 ha compreso: fatica/astenia ( 21% ), nausea ( 7% ), vomito ( 7% ), dolore addominale ( 7% ) ed ipertensione ( 5% ).
La maggior parte delle tossicità era di grado 1-2 e comprendeva: astenia/fatica ( 68% ), anoressia ( 40% ), dispnea ( 37% ), tosse ( 35% ), nausea ( 33% ), mucosità ( 32% ), disgeusia ( 25% ), diarrea ( 21% ), vomito ( 19% ) e costipazione ( 19% ).
Tossicità di grado 5 comprendeva: emorragia polmonare ( 2 casi ) ed emorragia cerebrale ( 1 caso ).

In questa fase dello studio, Sunitinib in monoterapia ha mostrato di esercitare un’attività simile a quella di altri farmaci approvati nel tumore polmonare non a piccole cellule ricorrente e avanzato.

Lo studio sarà esteso con l’obiettivo di valutare una strategia di trattamento continuo con Sunitinib al dosaggio di 37.5mg/die per os. ( Xagena_2006 )

Fonte: 42nd Annual Meeting – American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), 2006




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