Artroplastica totale di anca, malattia tromboembolica venosa e nuovi anticoagulanti


La trombosi venosa profonda è una complicanza frequente dopo artroplastica totale di anca. Al fine di prevenire gli eventi trombotici, vi è un generale accordo tra i chirurghi ortopedici sulla necessità di impiegare una forma di profilassi tromboembolica in ospedale dopo intervento di artroplastica totale di anca.

Tuttavia, esistono barriere alla prescrizione della profilassi dopo la dimissione dall’ospedale per problematiche relative all’aderenza del paziente, al rischio di sanguinamento, a eventi avversi e al monitoraggio ambulatoriale.
Ciò è dovuto soprattutto ai limiti degli attuali metodi di profilassi.

Nuovi approcci di trattamento sono stati, pertanto, ricercati per diversi anni, al fine di fornire ai chirurghi e ai pazienti maggiori incentivi a rispettare le lineeguida sulla profilassi e a fornire un’adeguata profilassi dopo la dimissione, quando necessario.

Due nuovi farmaci somministrati per via orale con diversi target nel processo coagulativo sono stati autorizzati in Europa e in Canada: Dabigatran etexilato ( Pradaxa ), un inibitore diretto della trombina, e Rivaroxaban ( Xarelto ), un inibitore diretto del fattore Xa.

Entrambi i farmaci possono essere somministrati per via orale a una dose fissa, hanno una rapida insorgenza d’azione, sono ben tollerati e non necessitano di un regolare monitoraggio.

Questi nuovi anticoagulanti sono stati valutati, in pazienti sottoposti ad artroplastica totale di anca, mediante studi clinici di fase III, controllati, randomizzati, con Enoxaparina ( un’Eparina a basso peso molecolare; Clexane ) nel braccio controllo.
Questi studi hanno dimostrato, rispetto all’Enoxaparina, una non-inferiorità in termini di efficacia e una sicurezza sovrapponibile del Dabigatran etexilato, e una superiorità del Rivaroxaban, senza un significativo incremento del tasso di sanguinamento maggiore nella prevenzione della trombosi venosa profonda. ( Xagena_2010 )

Borris LC, Minerva Ortopedica e Traumatologica 2010;61:145-154



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