Aumento della densità ossea dopo trattamento con statine è attribuibile in parte a un effetto causale dell’abbassamento del colesterolo LDL


Alcuni studi epidemiologici hanno riportato una relazione tra trattamento con statine e incremento della densità minerale ossea ( BMD ) o riduzione del rischio di fratture, ma il meccanismo di questa presunta relazione non è ben definito.

È stata impiegata la randomizzazione mendeliana per valutare se questa relazione possa essere spiegata da uno effetto specifico in risposta all’uso di statine oppure a un aspetto generale del miglioramento del profilo lipidico.
Sono stati utilizzati 400 polimorfismi a singolo nucleotide ( SNP ) associati ai livelli lipidici plasmatici.
Gli esiti sono stati ottenuti da uno studio di associazione genomica ( GWAS ) sulla densità minerale ossea stimata ( eBMD ) con dati della UK Biobank, dalla misurazione della densità minerale ossea tramite assorbimetria a raggi X a doppia energia ( DXA ) in quattro siti del corpo e dalle fratture stimate in GWAS dal consorzio GEFOS.
È stata eseguita una analisi di randomizzazione mendeliana univariata e multivariata per colesterolo LDL, colesterolo HDL e trigliceridi rispetto a densità minerale ossea e fratture.

La analisi della randomizzazione mendeliana univariata ha indicato un effetto causale dei livelli di colesterolo LDL sulla densità minerale ossea stimata ( beta = -0.06 ), sulla densità minerale ossea totale ( beta = -0.05 ) e sulla densità minerale ossea del tratto lombare della spina dorsale.

La randomizzazione mendeliana multivariata ha indicato che gli effetti del colesterolo LDL sulla densità minerale ossea stimata e sulla densità minerale ossea totale sono indipendenti dai valori di colesterolo HDL e dai trigliceridi.
Le analisi di sensibilità hanno suggerito che il colesterolo LDL risulta essere robusto alla pleiotropia.

Le analisi di randomizzazione mendeliana del colesterolo LDL limitate agli SNP nella regione HMGCR hanno mostrato effetti sulla densità minerale ossea stimata ( beta = -0.083; p=0.001 ) simili a quelle analisi che hanno escluso questi SNP ( beta = -0.063 ).

Le analisi di randomizzazione mendeliana bidirezionale hanno fornito alcune evidenze di un effetto causale della densità minerale ossea stimata sui livelli plasmatici di colesterolo LDL.

I risultati hanno indicato che gli effetti delle statine sulla densità minerale ossea stimata e sulla densità minerale ossea totale sono almeno in parte dovuti al loro effetto di abbassamento del colesterolo LDL.
Ulteriori studi sono necessari per esaminare il ruolo potenziale della modifica dei livelli plasmatici dei lipidi nel trattamento dell’osteoporosi. ( Xagena_2020 )

Fonte: The Journal of Bone and Mineral Research ( JBMR ), 2020

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