Vigabatrin e Topiramato nella sindrome di West


La sindrome di West prende il nome dal dottor W J West che per primo la descrissee nel 1841.

La sindrome ha esordio nel primo anno di vita, ed è caratterizzata da spasmi.
I pazienti presentano un elettroencefalogramma ( EEG ) caratteristico ( ipsaritmia ).
I soggetti colpiti presentano ritardo mentale. La percentuale di mortalità è attorno al 5%.

Ricercatori del Policlinico Le Scotte dell'Università di Siena hanno valutato la risposta clinica e all'EEG della terapia di combinazione Vigabatrin ( Sabril ) e Topiramato ( Topamax ) in 5 bambini di età compresa tra 7 e 15 mesi, affetti da sindrome di West.

Lo studio è stato effettuato in aperto.

Quattro pazienti presentavano sindrome di West criptogenica ed uno sintomatica ( sclerosi tuberosa ).

Nei pazienti criptogenici, che non avevano risposto alla Piridossina ( vitamina B6 ), è stato somministrato Vigabatrin ( 80 - 100 mg/kg ).
Successivamente a causa dell'inefficacia è stato aggiunto Topiramato ( 3 - 3,8 mg/kg/die ).

In tutti i pazienti il trattamento combinato Topiramato e Vigabatrin ha prodotto una rapida e completa normalizzazione degli spasmi infantili ed in 3 pazienti con sindrome di West criptogenica, l'EEG è diventato normale.

Solamente in 1 paziente è stata osservata anoressia transitoria.

Nei pazienti criptogenici il trattamento combinato ha portato ad una rapida normalizzazione del neurosviluppo. ( Xagena_2004 )

Buoni S et al, J Child Neurol 2004; 19: 385-386




MedicinaNews.it

XagenaFarmaci_2004