Trattamento con Sirolimus dell’angiomiolipoma nella sclerosi tuberosa complessa o linfangioleiomiomatosi


L’angiomiolipoma nei pazienti con sclerosi tuberosa complessa o con linfangioleiomiomatosi sporadica, è associata a mutazioni nei geni della sclerosi tuberosa che si manifesta con una attivazione costitutiva del target della chinasi di mammifero della Rapamicina ( mTOR ).
Il farmaco Sirolimus ( Rapamune ) sopprime il segnale mTOR.

E’ stato condotto uno studio non-randomizzato, in aperto, della durata di 24 mesi per determinare se il Sirolimus fosse in grado di ridurre il volume dell’angiomiolipoma nei pazienti con sclerosi tuberosa complessa o nella linfangioleiomiomatosi sporadica.

Il Sirolimus è stato somministrato solo per 12 mesi. E’ stata eseguita risonanza magnetica per immagini ( MRI ) dell’angiomiolipoma e delle lesioni cerebrali, la tomografia computerizzata delle cisti polmonari, ed il test per la funzione polmonare.

Dei 25 pazienti arruolati, 20 hanno portato a termine la valutazione ad 1 anno, e 18 la valutazione a 2 anni.

Il volume medio dell’angiomiolipoma a 12 mesi era il 53,2% del valore basale ( P<0,001 ) e a 24 mesi era l’85,9% del valore basale ( P=0,005 ).
A 24 mesi, cinque pazienti hanno presentato una persistente diminuzione del volume dell’angiomiolipoma del 30% ed oltre.

Durante il periodo di terapia con Sirolimus, tra i pazienti con linfangioleiomiomatosi, il volume espiratorio forzato nel primo secondo ( FEV1 ) è aumentato di 118 ml ( P= 0,06 ), la capacità vitale forzata ( FVC ) è aumentata di 390 ml ( P<0,001 ), ed il volume residuo è diminuito di 439 ml ( P=0,02 ), rispetto ai valori basali.

Un anno dopo che il Sirolimus è stato interrotto, la FEV1 era 62 ml al di sopra del valore basale, la FVC era del 346 ml al di sopra del valore basale ed il volume residuo era 333 ml al di sotto del volume basale; le lesioni cerebrali sono rimaste invariate.

Cinque pazienti hanno presentato gravi effetti collaterali durante la somministrazione di Sirolimus, tra cui diarrea, pielonefriti, stomatiti, ed infezioni respiratorie.

In conclusione l’angiomiolipoma era piuttosto regredito durante la terapia con Sirolimus, ma tendeva ad aumentare dopo che la terapia era stata interrotta. Alcuni pazienti con linfangioleiomiomatosi hanno presentato miglioramenti nelle misurazioni spirometriche e nell’intrappolamento di gas ( gas trapping ), che persisteva dopo il trattamento.
La soppressione del segnale mTOR potrebbe rappresentare un trattamento migliorativo nei pazienti con sclerosi tuberosa complessa o con linfangioleiomiomatosi sporadica. ( Xagena_2008 )

Bissler JJ et al, N Engl J Med 2008; 358: 140-151



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