Mepolizumab riduce le esacerbazioni e migliora i punteggi di qualità di vita nell’asma eosinofilo refrattario


Le esacerbazioni dell’asma sono associate a sostanziale morbilità e mortalità e implicano un considerevole uso di risorse sanitarie. Prevenire le esacerbazioni è pertanto un importante obiettivo terapeutico.
Esistono prove che l’infiammazione eosinofila delle vie aeree è associata a rischio di esacerbazioni.

Un gruppo di Ricercatori ha condotto uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato, su 61 soggetti con asma eosinofilo refrattario e una storia di esacerbazioni gravi ricorrenti.
I pazienti hanno ricevuto Mepolizumab ( Bosatria ), un anticorpo monoclonale anti-interleuchina-5 ( anti-IL-5; 29 soggetti ) o placebo ( 32 soggetti ) a intervalli mensili per un periodo di un anno.

L’endpoint primario era rappresentato dal numero di gravi esacerbazioni per il paziente durante la fase di trattamento di 50 settimane.
Gli endpoint secondari includevano un cambiamento dei sintomi di asma, dei punteggi della scala AQLQ ( Asthma Quality of Life Questionnaire, in cui i punteggi variano da 1 a 7, con valori più bassi che indicano peggioramenti più gravi e un cambiamento di 0,5 unità considerato importante dal punto di vista clinico ), del volume espiratorio forzato in 1 secondo ( FEV1 ) dopo uso di broncodilatatore, dell’iperresponsività delle vie aeree e della conta eosinofila nel sangue e nello sputo.

Mepolizumab è risultato associato a esacerbazioni significativamente meno gravi rispetto al placebo durante le 50 settimane ( 2,0 vs 3,4 esacerbazioni medie per soggetto; rischio relativo 0,57; P=0,02 ) e a un miglioramento significativo nel punteggio AQLQ ( aumento medio dal basale 0,55 vs 0,19; differenza media tra i gruppi 0,35; P=0,02 ).

Mepolizumab ha abbassato in maniera significativa la conta eosinofila nel sangue ( P<0,001 ) e nello sputo ( P=0,002 ).
Non sono state osservate differenze significative tra i gruppi rispetto ai sintomi, a FEV1 dopo uso di broncodilatatore o iperresponsività delle vie respiratorie.

Gli unici eventi avversi gravi riportati sono stati le ospedalizzazioni per asma grave acuto.

La terapia con Mepolizumab riduce le esacerbazioni e migliora i punteggi AQLQ nei pazienti con asma eosinofilo refrattario.
I risultati di questo studio suggeriscono che gli eosinofili hanno un ruolo importante nella patogenesi delle gravi esacerbazioni di asma in questa popolazione di pazienti. ( Xagena_2009 )

Haldar P et al, N Engl J Med 2009; 360: 973-984



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