Terapia steroidea nella broncopneumopatia cronica ostruttiva ?

Nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono ampiamente utilizzati i corticosteroidi sia per inalazione che per somministrazione sistemica, ma la loro utilizzazione risulta controversa.
In uno studio (Lancet 1999) ricercatori danesi hanno randomizzato 290 pazienti con BPCO sottoposti a trattamento con Budesonide per inalazione o con placebo. Nel corso di 3 anni non sono state evidenziate differenze significative tra i due gruppi. Si è avuto un peggioramento della Fev1 e del numero di esacerbazioni della malattia ostruttiva. In un altro studio (N Engl J Med, 1999) che ha coinvolto 1277 pazienti con BPCO, il gruppo trattato con lo steroide (Budesonide) ha dimostrato qualche leggero miglioramento rispetto al gruppo placebo nei primi 6 mesi, ma i tassi di declino del Fev1 sono stati successivamente simili.
Uno studio condotto negli Stati Uniti su 271 pazienti ha evidenziato che fino a 3 mesi il trattamento con steroidi riduceva maggiormente la riospedalizzazione o la necessità di intensificazione della terapia farmacologica, ma non a 6 mesi. Questi studi indicano che l'impiego cronico degli steroidi inalanti fornisce modesti benefici in pazienti con BPCO stabile. La terapia steroidea può invece rivelarsi utile nei soggetti con broncospasmo reversibile. (Xagena 2000)
( Keywords: terapia steroidea, Budesonide, broncopneumopatia cronica ostruttiva, broncospasmo)