Tumore al polmone non a piccole cellule: ERCC1 non predice la risposta alla chemioterapia con Cisplatino


Il livello di espressione dell’enzima ERCC1, un biomarcatore utilizzato per valutare la risposta alla chemioterapia a base di Cisplatino per la cura del cancro al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ), non è in grado di predire un miglioramento della sopravvivenza generale nei pazienti oncologici.

ERCC1 è un enzima di riparazione degli addotti che il Cisplatino forma con il DNA. Pertanto, in presenza di una iperespressione di ERCC1 l'efficacia della chemioterapia a base di Cisplatino è minore.
Un precedente studio, denominato IALT, aveva dimostrato che la chemioterapia migliora la sopravvivenza nei pazienti con ERCC1-negativo, ma non nei pazienti con ERCC1-positivo.

Nel nuovo studio, sono stati misurati i livelli di espressione di ERCC1 in campioni di 494 pazienti con tumore NSCLC, arruolati in due studi di fase III.

Le analisi non avevano confermato alcun vantaggio nella sopravvivenza generale della chemioterapia a base di Cisplatino verso nessun trattamento nei pazienti con ERCC1-negativo, con un hazard ratio ( HR ) di mortalità di 1:16 ( P=0.62 ).

E' stato rianalizzato lo studio IALT. Ripetendo le analisi di misurazione dell’espressione di ERCC1 è stato riscontrato un tasso di positività del 78%, rispetto al 44% riportato nello studio.

In base ai nuovi dati, ETCC1 non era più un fattore predittivo della risposta alla chemioterapia ( P=0.53 ).

Nella nuova analisi sono stati utilizzati anticorpi differenti rispetto a quelli impiegati nello studio del 2006 per valutare il livello di espressione di ERCC1.
Nessuna tipologia di anticorpi ha evidenziato una correlazione tra la negatività di ERCC1 e il miglioramento della sopravvivenza.
Testando 14 anticorpi specifici per ERCC1 è stato riscontrato che nessuno era specifico per una singola isoforma dell’enzima. Tutti rispondevano alla stessa o a tre delle quattro isoforme della proteina.

Le analisi di PCR quantitativa dei livelli di mRNA di ERCC1 erano in grado di distinguere le risposte a due isoforme ma non erano in grado di prevedere la predittività dell’enzima nella risposta alla chemioterapia. ( Xagena_2013 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2013

Xagena_Medicina_2013