Aumentato rischio di infarto miocardico tra i pazienti trattati con Celecoxib


Uno studio pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine ha mostrato che il farmaco antinfiammatorio Celecoxib ( Celebrex ) può raddoppiare il rischio di infarto miocardico rispetto ad altri farmaci antinfiammatori.

Il Celecoxib appartiene alla classe degli inibitori specifici della cicloossigenasi di tipo 2 ( COX-2 ). Questi farmaci erano stati presentati come farmaci antinfiammatori più sicuri, privi, cioè, degli effetti indesiderati gastrointestinali dei FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ) non-specifici.

L’enzima cicloossigenasi ( COX ) esiste in due forme: COX-1 e COX-2.

Nei primi studi clinici che avevano valutato l’efficacia e la sicurezza degli inibitori selettivi COX-2 era emerso un aumento delle reazioni avverse di questi farmaci a livello cardiovascolare.
Nel 2000 un editoriale pubblicato sul Journal of American Medical Association ( JAMA ) aveva ipotizzato che gli inibitori selettivi COX-2 fossero associati a rischio cardiovascolare.

In theory, COX-2-selective inhibitors might increase the risk for thromboembolic cardiovascular events.
Nel 2004 Merck & Co ha ritirato dal mercato Rofecoxib ( Vioxx ) e l’anno dopo Pfizer, su pressione dell’FDA ( Food and Drug Administration ) ha ritirato il Valdecoxib ( Bextra ).

La società produttrice del Celebrex, la Pfizer, ha sempre dichiarato che il proprio farmaco fosse sicuro.
Ricercatori neozelandesi hanno compiuto una meta-analisi su 4 studi clinici che hanno coinvolto 4.422 pazienti, per verificare la sicurezza del Celecoxib.

L’impiego del Celecoxib è risultato associato ad un aumento di 2.26 volte il rischio di infarto miocardico rispetto al placebo.

Una meta-analisi secondaria, compiuta dallo stesso gruppo di ricerca, su 6 studi clinici per un totale di 12.780 pazienti, ha confrontato il numero di infarti miocardici dopo impiego di Celecoxib, di placebo, di Diclofenac, di Ibuprofene oppure di Paracetamolo.
E’ emerso un aumento del rischio di quasi 2 volte ( odds ratio, OR = 1.88 ) tra i pazienti trattati con Celecoxib. ( Xagena_2006 )

Fonte: Journal of the Royal Society of Medicine, 2006






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