Gravidanza: diagnosi clinica e strumentale


La diagnosi di gravidanza è basata sulla comparsa di segni che si dividono in tre categorie: di presunzione, di probabilità, di certezza.

Segni di presunzione

Sono segni di gravidanza soggettivi ed oggettivi, esterni all’apparato riproduttivo che comprendono:
Fenomeni simpatici come nausea, vomito, scialorrea, pirosi, gastralgie, cambiamento dell’appetito, del gusto, dell’odorato e stipsi.

Comparsa di emorroidi, pollacchiuria, dolori al tratto lombo-sacrale, crampi muscolari, varici agli arti inferiori.

Aumento del volume dell’addome, iperpigmentazione cutanea del viso.

Smagliature gravidiche di colorito roseo-rosso su glutei, radici delle cosce, mammelle e al di sotto dell’ombelico.

Aumento della temperatura basale, per oltre 15 giorni dall’ovulazione.

Segni di probabilità

Sono segni di gravidanza a carico dell’apparato riproduttivo e comprendono diverse manifestazioni:
Amenorrea;

Modificazioni mammarie ( aumento di volume, di consistenza e di tensione; mastalgia e prurito al capezzolo, da cui fuoriesce anche qualche goccia di colostro );

Modificazioni vulvo-vaginali ( aumento di leucorrea vaginale, iperemia e cianosi delle mucose genitali, varici a carico delle grandi labbra ).

Segni di certezza

Sono segni di gravidanza dovuti alla presenza dell’embrione o del feto in crescita:

Positività alla hCG il cui livello si alza notevolmente nel primo trimestre raggiungendo il picco più elevato verso la 8ª-12ª settimana;

Ecografia per via transvaginale positiva dopo 4,5 settimane dall’ultima mestruazione con l’hCG superiore a 1500 mlU/ml;

Rilevazione del battito cardiaco fetale a 5-6 settimane con ecografia transvaginale, a 8-9 settimane con ecografia addominale;

Percezione soggettiva dei movimenti fetali tra la 18ª e la 20ª settimana nella prima gravidanza e prima della 18ª nelle gravidanze successive. ( Xagena_2010 )

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