Trattamento dell’obesità: la scelta del farmaco sulla base del meccanismo d’azione e dei potenziali effetti indesiderati


Ricercatori del Massachusetts College of Pharmacy and Health Sciences a Boston, negli Stati Uniti, hanno compiuto una revisione riguardo alle più comuni opzioni terapeutiche impiegate nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità.

Attualmente negli Stati Uniti sono stati approvati solo 2 farmaci per trattamenti prolungati ( superiori a 6 mesi ): Orlistat ( Xenical ), Sibutramina ( Meridia; in Europa Reductil ).

Nessuno di questi farmaci è risultato superiore all’altro.
Pertanto, la scelta di un farmaco per la perdita di peso deve essere fatta sulla base del profilo farmacologico, comprendendo meccanismo d’azione e potenziali effetti indesiderati.

L’effetto anti-obesità di questi farmaci si realizza quando i farmaci stessi vengono associati ad una dieta ipocalorica.

Orlistat: reazioni avverse

I maggiori effetti indesiderati riguardano principalmente il tubo digerente con feci poltacee, oleose, crampi addominali, flatulenza, aumento della frequenza di defecazione, incontinenza fecale e nausea.

I pazienti trattati con Orlistat e con una storia di calcolosi renale da ossalato di calcio possono sviluppare aumentati livelli di ossalato nelle urine, con conseguente aumento del rischio di calcolosi renale.

Sibutramina: effetti indesiderati

La Sibutramina aumenta la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.
Pertanto, può provocare ipertensione e tachicardia.

Altri effetti indesiderati del farmaco comprendono: secchezza delle fauci, cefalea, costipazione ed insonnia.

Fonte: Current Medical Research and Opinion, 2006

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