Trattamento dell’insufficienza cardiaca sistolica negli anziani


Uno studio ha esaminato la letteratura scientifica riguardante l'uso di beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitori ), bloccanti del recettore dell'angiotensina II ( sartani ), diuretici, Digossina, antagonisti dell’aldosterone e vasodilatatori nella gestione dello scompenso cardiaco in una popolazione di pazienti anziani di età uguale o superiore a 65 anni.

L'invecchiamento della popolazione sta creando una maggiore prevalenza di insufficienza cardiaca sistolica negli anziani.

La maggior parte degli studi clinici ha stabilito il beneficio sulla mortalità e morbilità della farmacoterapia nello scompenso cardiaco nei pazienti non-anziani, tuttavia, le attuali linee guida ACC/AHA non delineano chiaramente tale beneficio nelle persone con 65 anni di età o più.

In conclusione, i dati degli studi clinici, basati su un numero limitato di individui di età uguale o superiore a 65 anni, suggeriscono che l'uso di beta-bloccanti, Ace-inibitori, sartani, antagonisti dell'aldosterone e vasodilatatori ( Idralazina / nitrati ) fornisce benefici sulla mortalità analoghi a quelli osservati nei pazienti più giovani.
Come sostenuto nelle linee guida ACC/AHA, questi farmaci devono essere prescritti con giudizio clinico a tutti i pazienti anziani, con un attento monitoraggio degli eventi avversi.

Futuri studi clinici con una maggiore inclusione di pazienti di 65 anni di età o superiore contribuiranno a chiarire l'entità dei benefici della terapia farmacologica ottimale sui tassi di mortalità e morbilità in questa popolazione. ( Xagena_2010 )

Arif SA, Annals Pharmacother 2010; 44: 1604-1614



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