Ematomi post-operatori dopo chirurgia della tiroide


Uno studio ha valutato l'incidenza e la tempistica del sanguinamento postoperatorio, cercando di identificare i potenziali fattori eziologici degli ematomi cervicali quali complicanze della chirurgia della tiroide.

Nel periodo 2002-2009, 2559 pazienti sono stati operati nel reparto di Chirurgia dell'Ospedale Universitario di Cagliari.
Sono state praticate: 2257 tiroidectomie totali, 191 tiroidectomie totali associate a linfoadenectomia, 83 tiroidectomie totali associate a paratiroidectomia, 24 lobectomie tiroidee e 4 lobectomie associate alla paratiroidectomia.

Complessivamente, 35 pazienti ( 1.36% ) hanno sviluppato un ematoma post-operatorio, 32 dei quali ( 1.25% ) hanno avuto bisogno di una revisione chirurgica.
Nei maschi è stato evidenziato un rischio maggiore: 13 uomini ( 2.79% di tutti i maschi ) contro 19 donne ( 0.90% dei casi femminili ) hanno dovuto subire una revisione dell'emostasi ( p=0.00204 ).

In tutto, 16 dei 32 pazienti ( 50% ) che hanno subito una revisione chirurgica soffrivano di ipertensione; l'incidenza di ematoma era del 2.09% nei pazienti con ipertensione e dello 0.89% nei pazienti senza ( p=0.02112 ).

In genere è difficile prevedere quali pazienti siano a rischio per lo sviluppo di un ematoma dopo la chirurgia della tiroide.
Un monitoraggio postoperatorio più attento è necessario durante le prime 6 ore, ma non sono rari gli ematomi che si verificano successivamente.

In conclusione, l'ematoma postoperatorio rimane una complicanza rara ma potenzialmente letale. Il suo riconoscimento precoce e l'immediato intervento sono la chiave per la sua gestione. A causa della possibilità che intercorra un lungo lasso di tempo tra l'intervento chirurgico e la formazione dell'ematoma, la chirurgia della tiroide a livello ambulatoriale o in day-hospital non è consigliabile. ( Xagena_2010 )

Calò PG et al, Ann Ital Chir 2010; 81: 343-347



Link: MedicinaNews.it

Chiru2010 Endo2010