Melanoma metastatico con mutazione BRAF V600E o V600K, non-trattato in precedenza: la combinazione Dabrafenib e Trametinib migliora la sopravvivenza globale


La combinazione di Dabrafenib ( Tafinlar ) e Trametinib ( Mekinist ) migliora in modo significativo la sopravvivenza globale, rispetto alla monoterapia con Vemurafenib ( Zelboraf ), nei pazienti con melanoma metastatico con mutazione BRAF V600E o V600K, non-trattati in precedenza, senza aumentarne la tossicità globale.

Vemurafenib e Dabrafenib, due inibitori di BRAF, hanno mostrato efficacia in monoterapia nei pazienti con melanoma metastatico con mutazione BRAF V600E o V600K, non-trattati in precedenza.
La combinazione di Dabrafenib con Trametinib, un inibitore di MEK, rispetto al solo Dabrafenib, ha potenziato l'attività antitumorale in questa popolazione di pazienti.

In uno studio di fase III, in aperto, un totale di 704 pazienti con melanoma metastatico con mutazione BRAF V600 sono stati assegnati alla combinazione di Dabrafenib ( 150 mg, due volte al giorno ) e di Trametinib ( 2 mg una volta al giorno ) oppure a Vemurafenib ( 960 mg, due volte al giorno ) per os, come terapia di prima linea.

L'endpoint primario era la sopravvivenza globale.

Nell'analisi ad interim programmata della sopravvivenza globale, dopo manifestazione del 77% degli eventi totali attesi, il tasso di sopravvivenza globale a 12 mesi è stato pari al 72% ( intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 67-77 ) nel gruppo con terapia combinata e a 65% ( IC 95%: 59-70 ) in quello che aveva ricevuto Vemurafenib ( hazard ratio [ HR ] di morte nel gruppo con la combinazione 0.69, IC 95%: 0.53-0.89; p = 0.005 ).

Poichè, nell'analisi ad interim, il limite di blocco pre-specificato è stato oltrepassato, lo studio è stato interrotto per efficacia.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata pari a 11.4 mesi nel gruppo con la combinazione e 7.3 mesi in quello con Vemurafenib ( HR=0.56, IC 95%: 0.46-0.69; p inferiore a 0.001 ).

Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è stato del 64% nel gruppo con terapia di combinazione Dabrafenib e Trametinib vs 51% in quello con Vemurafenib ( p inferiore a 0.001 ).

L'incidenza di gravi eventi avversi e la sospensionedei farmaci in studio erano simili nei due gruppi.
E' stata riscontrata la comparsa di carcinoma squamocellulare cutaneo e cheratoacantoma nell'1% dei pazienti nel gruppo combinazione, e nel 18% dei pazienti che avevano ricevuto Vemurafenib.

Dallo studio è emerso che la combinazione di Dabrafenib e Trametinib, rispetto a Vemurafenib in monoterapia, ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza globale nei pazienti con melanoma metastatico con mutazione BRAF V600E o V600K, non-trattati in precedenza, senza peggiorare la tossicità globale. ( Xagena_2014 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2014

Xagena_Medicina_2014