Crioterapia nel trattamento del tumore alla prostata


La crioterapia è una metodica per trattare il tumore alla prostata in fase iniziale.

Può essere impiegata in alternativa alla brachiterapia ( impianto di semi radioattivi nella ghiandola prostatica ) nei pazienti che hanno sintomi ostruttivi urinari.

Una serie di piccoli aghi sono posizionati mediante una guida ecografica, attraverso il perineo ( area compresa tra retto e scroto ) nella prostata.

La tecnica consiste in due cicli di congelamento, alternati a due di riscaldamento.

Il congelamento / riscaldamento provoca la morte del tessuto tumorale.

Il dolore è minimo.

Alcuni pazienti possono richiedere cateterizzazione per diverse settimane o mesi, o occasionalmente un intervento di chirurgia transuretale per la rimozione del tessuto morto.

L'impotenza è una grave conseguenza della crioterapia a causa della distruzione dei nervi deputati all'erezione che sono posti sulla superficie della prostata.

E' stata sviluppata una tecnica crioterapica, chiamata "nerve sparing" in grado di risparmiare i fasci vasculonervosi.

la procedura crioterapia può essere associata a complicanze minori ( ostruzione del flusso urinario, dolori pelvici, gonfiore dello scroto, stato di torpore o formicolio del pene ) che di norma scompaiono dopo alcuni mesi. ( Xagena_2004 )