Colesterolo HDL aumentato da Dalcetrapib senza effetti sulla pressione sanguigna


I risultati dello studio di fase IIb Dal-VESSEL hanno mostrato che Dalcetrapib, un nuovo inibitore di CEPT non altera la funzione endoteliale e non aumenta la pressione sanguigna, ed è generalmente ben tollerato nei pazienti con malattia coronarica o a rischio.

Sono stati arruolati 476 pazienti con livelli di colesterolo HDL inferiori a 50 mg/dL.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Dalcetrapib 600 mg/die oppure placebo in aggiunta alla terapia standard.

L’endpoint primario di efficacia era rappresentato dalla variazione rispetto al basale della dilatazione dell’arteria brachiale mediata dal flusso dopo 12 settimane di terapia, mentre l’endpoint primario di sicurezza consisteva nella misurazione continua per 24 ore della pressione arteriosa valutata alla 4a settimana.
Il trattamento ha avuto una durata di per 36 settimane.

Dalcetrapib non ha modificato il flusso brachiale. E’ emerso che Dalcetrapib ha ridotto di quasi il 50% l’attività di CETP e ha aumentato del 31% i livelli di colesterolo HDL senza modificare la funzione endoteliale e senza modificare i marcatori dell’infiammazione e dello stress ossidativo.

Dalcetrapib non ha modificato i livelli di colesterolo LDL, e neppure la pressione arteriosa sistolica e diastolica. ( Xagena )

Fonte: European Society of Cardiology Congress, 2011

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