Lenalidomide nel mieloma multiplo dopo trapianto di cellule staminali autologhe


Il National Cancer Institute ( NCI ) ha presentato i dati iniziali dello studio di fase III, CALGB-Led ( Cancer and Leukemia Group B ).

Lo studio ha valutato Revlimid ( Lenalidomide ), rispetto al placebo nei pazienti con mieloma multiplo dopo trapianto di cellule staminali autologhe.

Il Data and Safety Monitoring Board ha riferito che lo studio ha incontrato l’endpoint primario di miglioramento, statisticamente significativo, nel tempo alla progressione della malattia.

La Lenalidomide è un derivato della Talidomide. L’esatto meccanismo d’azione del farmaco non è noto; appare interferire con il sistema immunitario ed è ritenuto agire sul processo di angiogenesi.

Revlimid è stato approvato in Europa in combinazione con Desametasone nel trattamento dei pazienti con mieloma multiplo, trattati in precedenza con altra terapia.

La Lenalidomide può causare difetti alla nascita se assunto durante la gravidanza. Inoltre il farmaco può provocare tossicità ematologica ( neutropenia, trombocitopenia ), trombosi venosa profonda, embolia polmonare.

Fonte: Celgene, 2009

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