Terapia di mantenimento della vasculite ANCA-associata: Imuran più efficace di CellCept


Quasi il 50% dei pazienti affetti da vasculite ANCA-associata va incontro a ricadute nei successivi 5 anni dalla diagnosi. Alcuni studi preliminari hanno indicato che il Micofenolato Mofetile ( CellCept ) può indurre remissione e prevenire le recidive.

Uno studio ha messo a confronto il Micofenolato di Mofetile con Azatioprina ( Imuran ), un trattamento consolidato nel mantenimento della remissione. Lo studio, che ha interessato 42 Centri di 11 Paesi europei, ha coinvolto 156 pazienti con vasculite ANCA-associatadi nuova diagnosi, in remissione dopo impiego di Ciclofosfamide ( Endoxan ).

I pazienti sono stati assegnati ad Azatioprina ( n=80 ) o a Micofenolato mofetile ( n=76 ). Il periodo osservazionale è stato di 39 mesi.

E’ stata riscontrata una maggiore incidenza di ricadute nei pazienti trattati con Micofenolato Mofetile ( 42 casi ) rispetto ad Azatioprina ( 30 casi ).

Riguardo agli effetti indesiderati sono state registrate 22 reazioni gravi in 13 pazienti ( 16% ) nel gruppo Azatioprina e 8 reazioni gravi in 8 pazienti ( 7.5% ) nel gruppo Micofenolato Mofetile.

Le vasculiti ANCA-associate sono patologie sistemiche, caratterizzate dal punto di vista istologico da infiltrazione transmurale leucocitaria e necrosi segmentale della parete dei piccoli vasi.
Attualmente, la Ciclofosfamide rappresenta il farmaco elettivo per indurre la remissione. In genere, il trattamento dura 3-5 mesi, con successiva terapia di mantenimento con altri farmaci meno tossici come l’Azatioprina. La Ciclofosfamide, seppure efficace, è infatti gravata da pesanti effetti collaterali.
Recentemente, sono emersi dati positivi riguardo all’impiego nelle vasculiti ANCA-associate di Rituximab ( MabThera ), un anticorpo monoclonale che trova già impiego nella terapia dell’artrite reumatoide. Il Rituximab è gravato da meno effetti collaterali rispetto alla Ciclofosfamide e non comporta sterilità.

Fonte: Journal of American Medical Association, 2010

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