Chirurgia ortopedica: efficacia e sicurezza di Xarelto


Rivaroxaban ( Xarelto ), un inibitore del fattore Xa orale ( antitrombina-indipendente ), ha mostrato di essere un farmaco promettente nella prevenzione degli eventi tromboembolici venosi dopo chirurgia ortopedica maggiore, elettiva.

Il farmaco presenta il vantaggio di una somministrazione con dosaggio fisso e nessun monitoraggio della coagulazione.

In 4 studi clinici che hanno coinvolto 12.700 pazienti, sottoposti a chirurgia ortopedica, un dosaggio per os di Rivaroxaban 10 mg, 1 volta al giorno, 6-10 ore dopo l’intervento chirurgico, ha mostrato di essere più efficace rispetto all’Enoxaparina ( Clexane ), con un medesimo profilo di sicurezza, senza riguardo per il dosaggio dell’Enoxaparina impiegato.

Il dosaggio di 40 mg di Enoxaparina, 1 volta die ( Europa ), e di 30 mg, 2 volte die ( Stati Uniti ), sono risultati comparabili a 10 mg, 1 volta die di Rivaroxaban.

Non è stata riscontrata nessuna differenza tra Rivaroxabn ed Enoxaparina, riguardo all’aumento degli enzimi epatici e agli eventi avversi cardiovascolari.

Sebbene il rischio di ematoma spinale dopo anestesia neurassiale sia raro, esso è aumentato dal concomitante uso di anticoagulanti.
Negli studi di chirurgia ortopedica con Rivaroxaban, complicanze come ematoma spinale, non sono stati fino ad oggi riportate. ( Xagena_2008 )

Rosencher N et al, Ann Fr Anesth Reanim 2008; 27 Suppl 3: S22-27