Tenormin nel trattamento dell'ipertensione arteriosa, aritmie, angina pectoris e dell’infarto miocardico


L'Atenololo è un farmaco idrosolubile che appartiene alla classe dei beta-bloccanti; agisce da antagonista selettivo dei recettori beta1-adrenergici, privo di attività simpaticomimetica intrinseca; la sua azione è relativamente cardioselettiva avendo minor affetto sui recettori beta-2 bronchiali.
L’Atenololo trova indicazione nel trattamento dell'ipertensione arteriosa, delle aritmie, dell'angina pectoris e nell'intervento precoce nell’infarto miocardico.

Posologia e modo di somministrazione - Per il trattamento delle aritmie l'Atenololo viene somministrato seguendo una posologia di 50-100 mg al giorno; può essere somministrato per iniezione endovenosa, a una velocità di 1 mg/minuto, alla dose di 2,5 mg ad intervalli ripetuti di 5 minuti fino ad una dose massima di 10 mg. Per infusione endovenosa l'Atenololo viene somministrato con una posologia di 150 microg/kg in 20 minuti, ad intervalli di 12 ore se necessario.
Nell'intervento precoce di infarto miocardico, l'Atenololo viene somministrato per iniezione endovenosa alla dose di 5 mg in 5 minuti, successivamente per bocca alla dose di 50 mg dopo 15 minuti, altri 50 mg dopo 12 ore, fino ad una dose di mantenimento di 100 mg al giorno.
L'ipertensione arteriosa viene trattata con Atenololo per via orale alla dose di 25-50 mg al giorno, raramente si somministrano dosi più alte.
Per il trattamento dell'angina si somministrano 100 mg di Atenololo al giorno da suddividere in 1 o 2 dosi.

Effetti indesiderati - Gli effetti indesiderati più comuni che si possono verificare nel corso di trattamento con l'Atenololo sono : bradicardia, scompenso cardiaco, ipotensione, ipotensione posturale, vasocostrizione periferica con freddo alle estremità; possono verificarsi anche disturbi a carico dell'apparato gastrointestinale, del sistema nervoso centrale come cefalea, capogiri, vertigini e disturbi del sonno.
Raramente si possono verificare fenomeni di rash cutaneo e xeroftalmia, condizione che si caratterizza con alterata secrezione lacrimale.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Atenololo è controindicato nei pazienti con asma, scompenso cardiaco non-controllato, bradicardia marcata, ipotensione, shock cardiogeno, arteriopatia periferica grave, malattia del nodo del seno.
Cautela deve essere prestata nei casi di ipertensione portale poichè l'uso di Atenololo rischia di alterare la funzionalità epatica; in pazienti con diabete, in casi di insufficienza renale in cui può essere necessaria una riduzione della dose e in pazienti con una storia di broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) in cui l'Atenololo deve essere assunto con cautela e solo quando non c'è alternativa all'uso dei beta-bloccanti.
Nei pazienti con cardiopatia ischemica deve essere evitata la brusca sospensione di Atenololo.
L'uso di Atenololo è controindicato in gravidanza, in quanto, può causare ritardi nella crescita uterina, ipoglicemia e bradicardia neonatale e durante il periodo dell'allattamento.

Interazioni - L'Atenololo interagisce con : 1) Amiodarone ( ipotensione, bradicardia ); 2) antiacidi ( riduzione della biodisponibilità di Atenololo ); 3) antinfiammatori non steroidei ( riduzione dell'effetto antipertensivo ); 4) calcioantagonisti diidropiridinici ( ipotensione per effetto additivo ); 5) ipoglicemizzanti orali ( alterazione del metabolismo glicemico che provoca ipoglicemia o iperglicemia ); 6) Metildopa ( aumento della pressione arteriosa , tachicardia durante stress fisiologico ); 7) Verapamil ( ipotensione, bradicardia ).(Xagena_2009)

Nomi commerciali - Atenol, Seles Beta, Atenololo, Tensiblock, Tenomax, Tenormin

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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