Farmaci per la riduzione del peso corporeo: possibile legame tra eventi cardiovascolari e Sibutramina


I risultati preliminari dello studio SCOUT hanno evidenziato una possibile relazione tra il trattamento con Sibutramina e gli eventi cardiaci, quali l’infarto miocardico, l’ictus, l’arresto cardiaco resuscitato o la morte.

La Sibutramina ( Meridia; in Italia: Reductil ) è un farmaco definito un soppressore dell’appetito, che agisce inibendo il riassorbimento della serotonina e della noradrenalina.

Lo studio SCOUT ( Sibutramine Cardiovascular Morbidity/Mortality Outcomes in Overweight or Obese Subjects at Risk for CVD ) ha confrontato la perdita di peso ottenuta con l’assunzione di Sibutramina o di placebo.
Sono stati arruolati quasi 10.000 pazienti in sovrappeso o obesi con una storia di malattia cardiaca e diabete di tipo 2.

Nel corso dello studio l’incidenza di eventi avversi nel gruppo assegnato alla Sibutramina è stata dell’11.4%, contro il 10% dei pazienti assegnati al placebo.
Il numero di eventi avversi nel gruppo Sibutramina è stato più alto di quello atteso.

Secondo l’FDA ( Food and Drug Administration ) questi risultati preliminari sottolineano l’importanza di evitare l’uso della Sibutramina nei pazienti con una storia di malattia coronarica, scompenso cardiaco congestizio, aritmie o ictus, come raccomandato dalla scheda tecnica.

Fonte: FDA, 2009

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