Il conflitto d'interesse può condizionare la prescrizione ? / Parte III

Lo stretto rapporto tra campagne promozionali e modifica delle prescrizioni è stato studiato in 3 ricerche.
Nella prima (Chest 1992) , monitorizzando i farmaci prescritti nei 20 mesi precedenti e nei 17 mesi successivi a un viaggio organizzato da un'industria farmaceutica per la partecipazione a un congresso internazionale, gli Autori hanno verificato un importante aumento nell'uso dei farmaci prodotti da quell'industria. Ciò che più ha sorpreso i ricercatori è che tutti i medici abbiano negato di essersi fatti condizionare dall'offerta del viaggio.
Nella seconda (Lancet 1993) è stato verificato che la prescrizione di Adenosina nel trattamento delle aritmie sopraventricolari ha avuto un'impennata alla fine del 1991 in Usa, dopo una campagna di marketing da parte dell'industria produttrice. Gli Autori che hanno raccolto i dati di vendita da 670 farmacie ospedaliere, facevano notare che gli effetti favorevoli dell'Adenosina erano già noti da almeno 10 anni, non erano emerse di recente evidenze scientifiche che modificassero il profilo del farmaco e che il prodotto era disponibile da tempo nelle farmacie ospedaliere. In questo caso l'evidenza scientifica non era stata sufficiente a determinare l'uso del farmaco, ma soltanto la propaganda commerciale ne aveva sancito l'utilità clinica. Infine (JAMA 1994) è stato verificato che i medici, che avevano fatto richiesta di aggiungere nuovi farmaci nel prontuario ospedaliero, avevano ricevuto finanziamenti dalle industrie farmaceutiche in misura 5 volte maggiore rispetto ai colleghi che non avevano mai avanzato richieste di nuovi farmaci e 13 volte maggiore dalle industrie che per le quali richiedevano l'inserimento di nuovi prodotti.

(Bollettino d'Informazione sui Farmaci, 2000) ( Keywords: conflitto d'interesse, comparaggio, influenza della prescrizione sui farmaci)