Dallo studio ATHENA è emerso che Multaq offre benefici nei pazienti anziani con fibrillazione atriale


Per le persone più anziane che soffrono di fibrillazione atriale, l’antiaritmico Dronedarone ( Multaq ) è in grado di ridurre il rischio di ospedalizzazione per eventi cardiovascolari o la mortalità ( endpoint primari ).

Lo studio ATHENA ha coinvolto 4.628 pazienti con fibrillazione atriale persistente o parossistica a rischio moderato-alto, che sono stati assegnati in modo random a Dronedarone 400 mg 2 volte die ( n= 2.301 ) oppure a placebo ( n= 2.327 ).

Tra i pazienti, trattati con Dronedarone, il 31,9% ha presentato un evento dell’outcome primario, di cui il 29,3% ospedalizzazione per cause cardiovascolari e il 2,6% mortalità.
Nel gruppo placebo, il 39,4% ha raggiunto l’endpoint primario, di cui il 36,9% ospedalizzazione per cause cardiovascolari e il 2,5% mortalità.

Dai dati è emerso che il trattamento con Dronedarone ha ridotto del 24% il rischio di ospedalizzazione o di morte per cause cardiovascolari ( hazard ratio, HR= 0,76; p< 0,001 ).

La riduzione nel tasso di ospedalizzazione per eventi cardiovascolari era dovuta principalmente a una riduzione del numero di ospedalizzazione per fibrillazione atriale.

È stata anche osservata una significativa riduzione nell’incidenza degli endpoint secondari di mortalità per cause cardiovascolari ( HR= 0,71 ), sebbene non sia stata riscontrata nessuna significativa riduzione della mortalità generale.

Il tasso di mortalità per cause aritmiche è stato ridotto in modo significativo dal Droneradone ( HR= 0,55; p= 0,01 ).

A differenza dello studio ANDROMEDA, nello studio ATHENA sono stati esclusi i pazienti con instabilità emodinamica o grave insufficienza cardiaca.

Gli eventi avversi sono risultati significativamente più frequenti nel gruppo Dronedarone e comprendevano bradicardia, prolungamento dell’intervallo QT, diarrea, nausea, rash e un aumento dei livelli plasmatici di creatinina.
Non è stata invece osservata alterazione tiroidea e polmonare, tipici invece dell’Amiodarone ( Cordarone ).

I risultati dello studio ATHENA sono tuttavia limitati dall’alta percentuale di interruzione dello studio, principalmente a causa di effetti indesiderati: 30,2% nel gruppo Dronedarone e 30,8% nel gruppo placebo. ( Xagena_2009 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2009



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