Rischio di morte per carcinoma mammario e contraccettivi orali


Ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention ( CDC ) di Atlanta negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio clinico con lo scopo di esaminare la relazione tra l’uso dei contraccettivi orali ed il rischio di morte per carcinoma mammario.

Sono stati utilizzati dati dal Cancer and Steroid Hormone Study, collegati ai dati del registro sul cancro del Surveillance, Epidemiology, and End Results Program, per esaminare la sopravvivenza a 15 anni ed il precedente uso di contraccettivi orali tra 4.292 donne di età compresa tra 20 e 54 anni al momento della diagnosi di tumore mammario formulata tra dicembre 1980 e dicembre 1982.

La durata nell’uso del contraccettivo orale, il tempo trascorso dal primo utilizzo, l’età al momento del primo utilizzo e l’uso di specifiche formulazioni della pillola contraccettiva non sono risultate associate con la sopravvivenza.

Per quanto riguarda il tempo trascorso dall’ultimo utilizzo, il rischio di morte per tumore della mammella è risultato ridursi significativamente al crescere del tempo trascorso dall’ultimo utilizzo dei contraccettivi orali, ma non è stato osservato un forte effetto gradiente.

La variazione dell’hazard ratio aggiustato è risultata compresa tra 0,86 e 1,41.

Le donne che attualmente utilizzavano contraccettivi orali al momento dello studio avevano un hazard ratio aggiustato di 0,90.

In conclusione, l’uso del contraccettivo orale non ha esercitato effetto, nè positivo né negativo, sulla mortalità per carcinoma della mammella.
Le differenze tra le utilizzatrici e le non-utilizzatrici della pillola contraccettiva sono risultate sottili. ( Xagena_2007 )

Wingo PA et al, Obstet Gynecol 2007; 110: 793-800



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XagenaFarmaci_2007