Ruolo delle tecniche di diagnostica per immagini non-invasive e invasive per il rilevamento di anomalie extra-craniche del sistema venoso


Il sistema venoso extra-cranico è complesso e non ben studiato rispetto al sistema venoso periferico.
Una condizione vascolare recentemente proposta, denominata insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ), inizialmente descritta in pazienti con sclerosi multipla, ha innescato forte interesse per una migliore comprensione del ruolo delle anomalie venose extracraniche e delle varianti dello sviluppo.

Finora, non vi è alcuna modalità stabilita di imaging diagnostico, non-invasivo o invasivo, che possa servire come gold standard per la diagnosi di queste anomalie venose. Tuttavia, stanno per essere completate le linee guida terapeutiche e i protocolli standardizzati di imaging.

Molto probabilmente, un approccio di imaging multimodale sarà il mezzo più completo per lo screening, per scopi diagnostici e di monitoraggio.

Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare lo spettro della patologia venosa extra-cranica e per confrontare i risultati di imaging con gli esami patologici.
La capacità di definire e rilevare in modo affidabile non-invasivo queste anomalie è un passo essenziale verso la comprensione della loro incidenza e prevalenza.

Il ruolo di queste anomalie nel causare notevoli conseguenze emodinamiche per il drenaggio venoso intra-cranico nei pazienti con sclerosi multipla e altri disturbi neurologici, e nell’invecchiamento, è ancora da dimostrare. ( Xagena_2013 )

Dolic K et al, BMC Med 2013; 11: 1: 155

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