Trattamento dell’ipertiroidismo con Iodio radioattivo: aumento a lungo termine del rischio di morte per cancro


Lo Iodio radioattivo ( RAI ) è stato ampiamente utilizzato per il trattamento dell’ipertiroidismo dagli anni ’40.
Sebbene sia stata considerata una terapia sicura ed efficace, la terapia con Iodio radioattivo è risultata associata a un elevato rischio di morte per tumore totale e specifica per la sede nei pazienti con ipotiroidismo.

Ricercatori del National Cancer Institute ( NCI ), facente parte del National Institutes of Health ( NIH ) hanno voluto determinare se dosi più elevate assorbite dall’organismo o dal tessuto in seguito al trattamento con Iodio radioattivo siano associate alla mortalità per tumori sia globale che specifica del sito nei pazienti con ipertiroidismo.

Questo studio di coorte costituisce un’estensione di 24 anni dello studio multicentrico Cooperative Thyrotoxicosis Therapy Follow-up Study, che ha seguito pazienti statunitensi e britannici diagnosticati e trattati per ipertiroidismo da quasi 7 decenni, a partire dal 1946.

Sono stati inclusi nello studio 18.805 pazienti trattati con Iodio radioattivo e senza storia di cancro al momento del primo trattamento.
La maggior parte dei pazienti erano donne ( 14.671 [ 78,0% ] ) e la maggior parte aveva una diagnosi di malattia di Graves ( 17.615 [ 93,7% ] ).

Lo studio ha dimostrato che i pazienti che sono stati sottoposti a trattamento con Iodio radioattivo per l’ipertiroidismo hanno mostrato un’associazione tra la dose impiegata per il trattamento e il rischio a lungo termine di morte per tumori solidi, incluso il carcinoma della mammella.

Gli Autori hanno stimato che per ogni 1.000 pazienti trattati cui viene somministrata una dose standard attuale, si potranno verificare circa 20-30 ulteriori decessi per cancro solido dovute all’esposizione alle radiazioni. ( Xagena_2019 )

Fonte: JAMA Internal Medicine, 2019

Xagena_Medicina_2019