Donne con infertilità secondaria: ruolo dell’infezione da Chlamydia trachomatis


Un gruppo di ricercatori indiani ha condotto uno studio prospettico per valutare il ruolo della Clamidia ( Chlamydia trachomatis ) nell’infertilità secondaria.

Sono state studiate per la presenza passata o presente di Chlamydia trachomatis 40 donne con infertilità secondaria e 30 donne sane con gravidanza a termine, di età simile.
Le donne con infertilità secondaria sono state arruolate come pazienti nello studio, le donne sane sono state considerate gruppo di controllo.

Con il saggio ELISA è stata identificata la presenza di immunoglobuline G ( IgG ) per la Clamidia, e un titolo uguale o superiore a 1:320 è stato considerato positivo.
Sono stati raccolti tamponi endocervicali per coltura su linee cellulari McCoy trattate con Cicloesimide, e il saggio ELISA è stato utilizzato per identificare l’antigene della Clamidia. È stata effettuata anche una isterosalpingografia per valutare la pervietà delle tube.

Era attesa una differenza nella prevalenza di infezione da C. Trachomatis nelle donne non fertili del gruppo di studio e in quelle fertili del gruppo controllo.

Gli anticorpi IgG sono risultati presenti nel 55% delle donne con infertilità secondaria mentre la positività è stata rilevata nel 5,5% dei controlli.

L’occlusione delle tube si è manifestata nel 63,6% dei casi positivi per anticorpi anti-Clamidia. La sensibilità degli anticorpi IgG anti-Clamidia come marcatore diagnostico di infertilità è stata del 72,7% e la specificità del 44,4%.
Il 77,2% dei casi positivi per gli anticorpi IgG anti-Clamidia era sintomatico.

Una storia ostetrica sfavorevole è stata riscontrata nel 72,7% dei casi.
L’infezione attiva è stata riscontrata nel 30% dei casi con il 3,3% di infezione in corso nel gruppo controllo.

In conclusione, la prevalenza di infezioni da Clamidia nel passato è risultata statisticamente significativa nelle donne con infertilità secondaria così come quella di infezioni in corso.
La ricerca di anticorpi IgG si è rivelata un metodo efficace e non invasivo per l’identificazione di Clamidia.
Lo screening di donne con infertilità secondaria per C. Trachomatis è fortemente raccomandato per poter attuare interventi terapeutici precoci. ( Xagena_2009 )

Malik A et al, Fertil Steril 2009; 91: 91-95



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