La sieropositività per HBsAg non appare avere un importante ruolo nell’aterotrombosi


Uno studio, coordinato da Ricercatori della Sungkyunkwan University in Sud Corea, ha esaminato l’associazione tra sieropositività per l’antigene HBsAg e le malattie coronariche in una coorte con un’alta prevalenza di infezione da virus dell’epatite B.

Gli uomini ( n= 521.421 ) di età compresa tra 30 e 64 anni, sono stati suddivisi in 4 gruppi secondo lo stato di sieropositività per HBsAg , e alla presenza di disfunzione epatica.

Il periodo osservazionale è stato di 11 anni, dal 1990 al 2001.

La sieropositività HBsAg , è risultata associata ad un ridotto rischio di ictus ischemico, di infarto miocardico, e ad un aumentato rischio di ictus emorragico, con un hazard ratio ( rapporto tra i rischi ) aggiustato di 0.79, 0.74 e 1.33, rispettivamente.

I rischi per l’ictus e l’infarto miocardico sono risultati simili tra gli uomini sieronegativi per HBsAg, e sieropositivi per HBsAg in assenza di disfunzione epatica, mentre gli uomini con sieropositività per HBsAg e disfunzione epatica avevano un più alto rischio di ictus emorragico ed un più basso rischio di ictus ischemico ed infarto miocardico, rispetto agli uomini sieronegatvi per HBsAg.

Lo studio ha mostrato che l’associazione tra sieropositività per HBsAg ed ictus e infarto miocardico, è secondaria alla disfunzione epatica, associata all’infezione da virus dell’epatite B.

La sieropositività per HBsAg non appare giocare un importante ruolo nell’aterotrombosi.( Xagena_2007 )

Sung J et al, Stroke 2007; 38: 1436-1441



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