La fibrillazione atriale è un fattore predittivo di ictus grave e morte precoce nei pazienti con ictus ischemico acuto


Ricercatori giapponesi hanno valutato se la fibrillazione atriale nei pazienti con ictus ischemico acuto fosse associata ad una forma grave di ictus e ad una morte precoce.

L’analisi ha riguardato 15.831 pazienti con ictus ischemico acuto, che erano registrati nel Japan Multicenter Stroke Investigator’s Collaboration.

Il 21,1% ( n = 3335 ) dei pazienti presentava fibrillazione atriale.

I pazienti con fibrillazione atriale avevano un’età maggiore rispetto ai pazienti senza l’aritmia ( 75 anni versus 70 anni ).

L’analisi di regressione logistica multivariata ha trovato che il sesso femminile, l’età avanzata, la fibrillazione atriale ed una storia di ictus, erano fattori indipendenti associati ad una forma grave di ictus ( punteggio NIHSS maggiore o uguale ad 11 ).

L’incidenza di mortalità entro 28 giorni dopo il ricovero ospedaliero è stata dell’11,3% nel gruppo fibrillazione atriale e del 3,4% nel gruppo senza l’aritmia ( p < 0,0001 ).

All’analisi di regressione logistica multivariata, l’età più avanzata, la fibrillazione atriale ed il punteggio NIHSS al ricovero erano fattori indipendenti associati a morte precoce.

Gli Autori hanno concluso, affermando che la fibrillazione atriale è un fattore predittivo per l’ictus grave e per la morte precoce nell’ictus ischemico acuto. ( Xagena_2005 )

Kimura K et al, J Neurol NeuroSurg Psichiatry 2005; 76: 679-683



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