Bevacizumab e glioblastomi


Nel 2009, Bevacizumab ( Avastin ), un anticorpo monoclonale per il fattore di crescita vascolare endoteliale ( VEGF ), ha ottenuto la proceduta accelerata di approvazione da parte dell’FDA ( Food and Drug Administration ) per il trattamento del glioblastoma, in base al suo alto tasso di risposta e alla sopravvivenza libera da progressione a 6 mesi. Tuttavia, il tempo alla progressione e la sopravvivenza globale sono stati deludenti.

È stata compiuta una revisione retrospettiva di pazienti adulti con recidiva di glioma maligno trattati con Bevacizumab alla dose di 10 mg/kg ogni 14 giorni; alcuni pazienti sono anche stati trattati con Irinotecan ( Campto ) alla dose di 125 mg/m2 ogni 14 giorni.

I pazienti sono stati valutati per gli effetti collaterali e per gli esiti clinici di risposta, progressione e sopravvivenza.
In tutto, 10 pazienti hanno ricevuto Bevacizumab e 9 pazienti hanno ricevuto la combinazione con Irinotecan.

Entrambi i trattamenti sono stati ben tollerati. Il tasso di risposta è stato del 28%, senza risposte complete; la sopravvivenza libera da progressione di 6 mesi è stata del 20% e la sopravvivenza globale è stata di 4.5 mesi.

In conclusione, anche se l’anticorpo monoclonale è stato ben tollerato, l'efficacia di Bevacizumab è risultata piuttosto bassa, forse a causa dell'elevato tasso di gliomi secondari di elevato grado nella coorte di pazienti studiati e del tardivo utilizzo di Bevacizumab nel corso della malattia. ( Xagena_2010 )

Zustovich F et al, Anticancer Res 2010; 30: 5213-5216



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