Malattia di Huntington: gene OGG1, un possibile bersaglio


La malattia di Huntington è una malattia neurodegenerativa ereditaria.
Nei soli Stati Uniti, sarebbero 30.000 le persone ammalate.

Uno studio, sponsorizzato dai National Institutes of Health ( NIH ) è stato pubblicato sulla rivista Nature.

Le persone affette dalla malattia di Huntington presentano una versione del gene huntingtina che presenta un extra segmento con una particolare sequenza di unità ripetute.

Uno studio, coordinato da Ricercatori della Mayo Clinic a Rochester negli Stati Uniti, ha mostrato che inizialmente gli enzimi di riparazione del DNA controllano le lesioni ossidative, ma nel tempo con l’aumentare delle lesioni il sistema di riparazione non risulta più efficace.

Per dimostrare che l’extra segmento si espande con l’età, i Ricercatori hanno utilizzato topi ingegnerizzati, trasportanti una versione del gene huntingtina umano con un segmento inserito in grado di causare la malattia di Huntington negli esseri umani. Dopo pochi mesi ( invecchiamento del topo ) i Ricercatori hanno analizzato il gene ed hanno trovato che il segmento si era espanso.

Inoltre è stato osservato un aumento delle lesioni ossidative nel DNA murino.

Per verificare se le lesioni ossidative svolgessero un ruolo nell’espansione dell’extra segmento di DNA, i Ricercatori hanno creato delle delezioni nel gene OGG1, che codifica per un importante enzima nel sistema di riparazione delle lesioni ossidative.
In assenza di OGG1, il segmento inserito non è cresciuto o è cresciuto meno rapidamente rispetto ai topi con una versione funzionante di OGG1.

Lo studio ha indicato che OGG1 può essere considerato un bersaglio nello sviluppo di terapie per la malattia di Huntington. ( Xagena_2007 )

Fonte: National Institutes of Health, 2007



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