Effetto positivo della terapia a base di estrogeni sulla malattia di Alzheimer ad esordio precoce.

A cura di A. Costa, Ist. Neurologico Mondino, Pavia

L'uso di estrogeni nella donna potrebbe svolgere un ruolo protettivo nei confronti della malattia di Alzheimer, ma solo nelle forme ad esordio precoce. La conclusione viene suggerita da una studio in cui sono state confrontate donne che assumevano una terapia a base di estrogeni e donne che non ne assumevano. E' stata osservata una significativa correlazione inversa tra l'uso di questi ormoni e la malattia di Alzheimer ad esordio precoce. L' osservazione potrebbe indicare che l'effetto positivo degli estrogeni sulla malattia, recentemente smentito da alcuni studi, possa riguardare quelle forme in cui i disturbi iniziano prima dei 60 anni.
(Slooter AJ, et al., J. Neurol. Neurosurg. Psychiatry 1999; 67(6):779-781.)

(Keywords: malattia di Alzheimer, terapia estrogenica)