Mastectomia radicale versus chirurgia conservativa nel carcinoma mammario in fase iniziale: 20 anni di follow-up


Dal 1973 al 1980, 701 donne con carcinoma mammario in stadio precoce (diametro del tumore inferiore a 2 cm) sono state assegnate in modo random alla mastectomia radicale (n=349) o alla chirurgia conservativa ( quadrantectomia ) seguite da radioterapia. (n=352).
A partire dal 1976 le pazienti, di entrambi i gruppi, che presentavano linfonodi ascellari positivi , sono state sottoposte a chemioterapia adiuvante con Ciclofosfamide , Metotrexato e Fluorouracile.
Nel gruppo sottoposto a chirurgia conservativa 30 donne hanno presentato una recidiva tumorale alla stessa mammella, contro 8 donne nel gruppo mastectomia radicale (p<0.001).
Non sono stati invece osservati tumori mammari controlaterali , metastasi a distanza o altri tumori.
Dopo un periodo di osservazione medio di 20 anni, la percentuale di morte per tutte le cause è stata del 41.7% nel gruppo sottoposto a chirurgia conservativa e del 41.2% nel gruppo mastectomia radicale.
La percentuale di morte per carcinoma mammario è stata invece del 26.1% e 24.3% rispettivamente.
Questo studio mostra che la sopravvivenza nel lungo periodo tra le donne sottoposte a mastectomia radicale o a chirurgia conservativa è la stessa.
La chirurgia conservativa della mammella è pertanto il trattamento di scelta per le donne con tumori alla mammella relativamente piccoli. ( Xagena 2002 )

Veronesi U et al, N Engl J Med 2002; 347: 1227-1232