Tumore e anemia: i farmaci stimolanti l’eritropoiesi non dovrebbero essere impiegati come alternativa alle trasfusioni di sangue


I farmaci che stimolano l’eritropoiesi sono utilizzati per trattare l’anemia nei pazienti oncologici, tuttavia la loro sicurezza e l’efficacia sono controverse.

Ricercatori dell’University of Alberta, Edmonton in Canada, hanno effettuato una revisione sistematica degli studi clinici randomizzati e controllati pubblicati e non-pubblicati.

Sono stati inclusi gli studi randomizzati e controllati che hanno coinvolto pazienti adulti anemici con cancro.

Sono stati identificati 52 studi ( n = 12.006 ) che soddisfacevano i criteri di inclusione.

La mortalità aggregata per tutte le cause durante il trattamento è risultata significativamente più alta nel gruppo che ha ricevuto terapia di stimolazione dell’eritropoiesi rispetto al controllo ( rischio relativo [ RR ] 1.15 ).

Rispetto all’assenza di trattamento, l’uso di farmaci che stimolano l’eritropoiesi ha portato a miglioramenti clinicamente rilevabili nelle misure di qualità di vita specifiche per la malattia.

Il trattamento ha anche ridotto il ricorso a trasfusioni di sangue ( RR=0.64 ), ma ha portato a un aumento del rischio di eventi trombotici ( RR=1.69 ) ed eventi avversi gravi ( RR=1.16 ).

In conclusione, l’uso di farmaci che stimolano l’eritropoiesi nei pazienti con anemia associata al tumore ha migliorato alcune misure di qualità di vita specifiche per la malattia e ha diminuito il ricorso a trasfusioni di sangue.
Tuttavia il trattamento ha aumentato il rischio di mortalità e di eventi avversi gravi.
Questi risultati suggeriscono che questa terapia non dovrebbe essere utilizzata come alternativa alle trasfusioni di sangue nei pazienti oncologici con anemia. ( Xagena_2009 )

Tonelli M et al, CMAJ 2009;180: E62-71



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